Il governatore Christian Solinas risponde a Gianmarco Zucca, lavoratore interinale della Portovesme che dal primo aprile resterà a casa e che dalle pagine web di UnioneSarda.it aveva rivolto «in lacrime» un appello proprio al presidente della giunta regionale (QUI IL TESTO INTEGRALE) chiedendo aiuto, per sé e per tutti i lavoratori a rischio in caso di serrata dello stabilimento sulcitano.

Di seguito la risposta di Solinas: 

"Caro Gianmarco;
desidero manifestare la mia vicinanza a lei e a tutti i tuoi colleghi della Portovesme srl, interni o interinali, che vivono giorni di angoscia per il loro futuro e per quello dei loro familiari, così come a quei lavoratori costretti, ripeto costretti, ad azioni di lotta che mai avrei voluto rivedere nella nostra terra.  

Angoscia che condivido con profonda e sincera vicinanza umana e istituzionale, che mi colpisce non solo per le conseguenze che gravano su voi e sulle vostre famiglie, ma anche per il futuro di un polo industriale che ha tutte le carte in regola per garantire un futuro a chi ci lavora e a chi investe in una legittima ottica imprenditoriale.
Qui, però, temo di intravvedere l'aspetto più inquietante, disumano della grande impresa multinazionale. Per mesi la Regione, insieme al Governo, si è impegnata nel favorire le condizioni per evitare la fermata degli impianti. Per mesi, ci è stato detto che il nodo da sciogliere era quello del prezzo dell'energia. Ripeto a lei ciò che ho già detto: ritengo che quelle condizioni oggi siano raggiunte. Ma nemmeno questo pare sufficiente. Raggiunto un traguardo ce ne viene indicato un altro, sempre vago, sempre incerto, sempre non definitivo e risolutivo. 
Caro Gianmarco, la Regione è al vostro fianco, il Presidente è con voi e continuerà ad impegnarsi su tutti i fronti per garantire salvaguardia e stabilità ai lavoratori ed un futuro di lavoro e produzione per un polo industriale che è strategico per la Sardegna e per l'Italia. Non vi lasceremo soli”.

Christian Solinas

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