Pochi posti sui voli per la Sardegna, l’assessora: «Colpa della precedente Giunta»
Barbara Manca, responsabile dei Trasporti della Giunta Todde: «Limiti del vecchio decreto. Abbiamo chiesto ai vettori di aggiungere collegamenti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La nuova continuità territoriale non c’è. E a ridosso delle festività scarseggiano anche i posti disponibili sui voli da e per la Sardegna. La colpa? Un po’ è un fenomeno fisiologico: per Natale si viaggia di più. Ma, soprattutto, per l’assessora ai Trasporti Barbara Manca, le responsabilità sono da addebitare al «decreto ministeriale predisposto nel 2021 dalla precedente Giunta, necessariamente prorogato fino all’attivazione del nuovo servizio». Insomma: colpa di chi c’era prima.
Viste le criticità, fanno sapere dalla Regione, l’assessorato regionale dei Trasporti ha intensificato il monitoraggio sulla continuità territoriale aerea, «al fine di gestire tempestivamente la saturazione dei voli da e per gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero».
Nel corso di questa settimana si sono tenuti gli incontri con Aeroitalia, Volotea e Ita Airways nell’ambito del Comitato Paritetico della Continuità Territoriale Aerea. L’assessora Barbara Manca ha segnalato, sulla base dei dati di prenotazione in possesso dell’assessorato, le giornate più critiche a ridosso del ponte dell’Immacolata e delle festività natalizie, chiedendo ai vettori di aggiungere ulteriori collegamenti come previsto dal decreto.
«Si tratta di un’azione di rafforzamento rispetto al monitoraggio quotidiano che svolgiamo con continuità», spiega Manca, «ogni volta che rileviamo indici di riempimento oltre la soglia critica o prossimi al limite, inviamo una segnalazione formale alle compagnie e chiediamo l’inserimento di voli aggiuntivi. Ricordiamo tuttavia che i vettori non devono attendere la comunicazione della Regione per integrare l’operativo: l’obbligo scatta automaticamente al superamento del 91% di load factor su una singola tratta».
Illustrate le soluzioni tampone messe in campo, l’esponente della Giunta Todde passa alle critiche. L’attuale regime è caratterizzato da «dimensionamento sottostimato rispetto alla reale domanda, con voli che si saturano facilmente, specie nei periodi di picco», dall’inserimento «dei voli aggiuntivi vincolato al superamento del 91% giornaliero: un meccanismo che porta i vettori ad agire troppo a ridosso della data di partenza». Altro problema: «Le difficoltà operative per le compagnie nel reperire aeromobili aggiuntivi a causa della scarsità di velivoli sul mercato e slot limitati negli aeroporti congestionati di Roma Fiumicino e Milano Linate».
La saturazione non è comunque solo un problema sardo: «Non dimentichiamo», aggiunge Manca, «che la saturazione del traffico aereo sotto Natale è un fenomeno diffuso in tutta Europa e particolarmente evidente nelle tratte tra il Centro-Nord e il Sud e le Isole. In questo quadro, la continuità territoriale rappresenta comunque un argine fondamentale: garantisce un servizio pubblico regolato e prezzi calmierati per residenti e categorie equiparate».
La Regione ricorda inoltre che, con l’attuale assetto normativo, gli strumenti sanzionatori sono applicabili solo a consuntivo, una volta concluso il periodo di servizio, e non riguardano il mancato inserimento di voli aggiuntivi. «Si tratta di un ulteriore limite che non ci consente di incidere direttamente e nell’immediato sugli operativi dei vettori», chiarisce Manca, «nonostante ciò, utilizziamo tutte le leve disponibili per ottenere il massimo risultato».
È doveroso riconoscere, secondo Manca, «che i problemi strutturali dell'attuale servizio determinano difficoltà operative anche ai tre vettori impegnati nella continuità territoriale, che stanno compiendo sforzi significativi per rispettare gli obblighi del bando e aggiungere voli laddove possibile. Il sistema attuale, però, rende difficile intervenire con continuità. A questo si aggiunge il fatto che i voli aggiuntivi non sono compensati economicamente».
(Unioneonline/E.Fr.)
