Per un biglietto di andata e ritorno sulla linea Cagliari-Bologna, con Ryanair, nell'ultimo weekend di luglio si spendono 604 euro.

Circa cinque volte tanto rispetto a quanto si spendeva fino a due anni fa con Meridiana, quando c'era ancora la continuità territoriale verso gli scali minori.

La mancanza della Ct2 in questi giorni è per tutti la vera responsabile del tracollo dei collegamenti aerei tra la Sardegna e la Penisola.

La cancellazione della rete che collegava gli aeroporti dell'Isola con Bologna, Torino, Verona e Napoli - a tariffe agevolate per i viaggiatori sardi - ha fatto salire i prezzi alle stelle.

Così i passeggeri sono quasi sempre costretti a passare da Roma e Milano - dove grazie alla Ct1 le tariffe sono più abbordabili - per raggiungere altre destinazioni.

I PREZZI - Il caro-biglietti non riguarda solo Ryanair.

Raggiungere gli scali minori italiani, rimasti orfani della Ct2, è ormai una spesa di diverse centinaia di euro.

Per andare da Cagliari a Torino con Meridiana, ad esempio, sempre nell'ultimo fine settimana di luglio si spendono 402 euro.

I costi per i turisti che scelgono di venire in Sardegna non è molto inferiore: il Torino-Cagliari andata e ritorno costa 392 euro.

Alti anche i prezzi del Cagliari- Bologna (368 euro) e dell'Olbia-Torino (326 euro) assicurati dalla compagnia sarda.

Blue Air, la compagnia che si candida a gestire la continuità territoriale ad Alghero, non è da meno: 265 euro per un viaggio andata e ritorno a Torino.

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