«Era divertente, spiritosa, aveva una grande voglia di vivere». Con queste parole don Stefano Demontis ha descritto dall’altare Cinzia Cotza. Tutta Zeddiani questo pomeriggio ha voluto salutare per l’ultima volta la donna di 45 anni, morta sabato scorso a causa di un incidente sulla provinciale 4, la strada che dalla frazione di Solanas porta a Oristano.

In tantissimi oggi hanno raggiunto la chiesa di San Pietro Apostolo. Impossibile trovare posto all’interno. Nella navata centrale la bara, con sopra tante rose rosa e rosse. Ma anche la foto di Cinzia, sorridente e con la sua solita frangetta sul viso. «È stata una morte tragica, violenta, ingiusta e inspiegabile  - ha detto don Stefano Demontis durante l’omelia, rivolgendosi ai parenti e agli amici della donna - Per la famiglia sopportare la morte di Cinzia è difficile, impossibile. Sappiamo che la sua presenza non potrà essere sostituita da nessuno».

Il sacerdote di Zeddiani rivolgendosi ai fedeli ha ricordato che Cinzia per lavoro ha viaggiato tanto. E che spesso rientrava a Zeddiani per accudire i genitori anziani: «Impossibile dimenticare la sua solarità, la sua voglia di vita e di aiutare gli altri».

Cinzia Cotza è nata e cresciuta a Zeddiani. Da pochissimo abitava però a Cabras assieme al fidanzato. Era presente al funerale anche il primo cittadino di Zeddiani Claudio Pinna, amico della famiglia Cotza. 

L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 20 di sabato scorso. La sua Lancia Y rossa che viaggiava da Cabras verso Oristano si è scontrata contro un autobus dell’Arst che procedeva in direzione opposta e dove a bordo erano presenti tanti ragazzini che fortunatamente non hanno riportato ferite. L’auto guidata da Cotza poi è finita in cunetta. Sul posto sono arrivati subito i soccorritori del 118, ma per la donna non c’era più nulla da fare. 

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