Ore d'attesa e lunghe file per poter effettuare le analisi mediche nei laboratori di Oristano. La scelta di limitare a 30 persone, solo su prenotazione, gli esami nel laboratorio del San Martino si è scaricata sul privato.

Da settimane così l'utenza ha preso d'assalto gli ambulatori del Cam e di Melis e Pontis. E la situazione è peggiorata con la chiusura per ferie del Cam. Tra qualche giorno sarà vera emergenza: chiuderà anche Melis e Pontis. La Casa di cura ha momentaneamente sospeso l'attività nei propri laboratori di analisi.

"Mi sono alzato alle 4 del mattino - racconta Mario Musinu - ed ero il primo, alle sette c'erano almeno 40 persone. Impensabile che si arrivasse a queste situazioni. L'unica nota positiva? La professionalità e la gentilezza delle infermiere".

Per rispettare il distanziamento sociale il laboratorio Melis e Ponti fa entrare 15 utenti per volta nella sala d'attesa, gli altri stanno in piedi, i più giovani si siedono sul marciapiede, in attesa del proprio turno. I sindacati avevano già denunciato la gravi carenze della sanità nell'Oristanese.

"Il laboratorio analisi del San Martino è solo la punta dell'iceberg di un sistema sanitario a rischio tracollo - denuncia il segretario provinciale della Cisl Alessandro Perdisci - il presidio ospedaliero di Oristano sta vivendo una situazione di continua emergenza, diventata strutturale con i reparti in carenza di personale. Occorre un'azione comune territoriale per difendere il diritto alla salute dei nostri cittadini".
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