Non solo la delibera dello stato di  calamità naturale, ma l'amministrazione comunale sta mettendo in campo una serie di altre importanti e concrete iniziative che consentano ai cittadini di potersi  liberare in maniera tempestiva  di tutte le cose che sono state danneggiate dalla furia della pioggia e che in particolare hanno colpito scantinati, abitazioni ed aziende.

Ecco perché  da qualche giorno è operativo un punto di raccolta  di mobili, elettrodomestici, suppellettili  e ogni materiale da smaltire. L'area di raccolta è stata individuata nei pressi del centro sportivo e le persone che ne vogliono usufruire saranno accolte dai volontari della protezione civile, anche se gli stessi carabinieri hanno il compito di monitorare quanto avviene.

«È una delle prime iniziative che abbiamo messo in campo - evidenzia il sindaco  Samuele Fenu - che permetteranno ai cittadini di liberarsi di quanto non è più utilizzabile senza avere grossi problemi di smaltimento. Altro obiettivo – aggiunge il sindaco - è quello di fare in modo che i danneggiarti  non siano costretti a depositare le cose nelle vie e piazze creando  anche una brutta immagine del paese».

 Ma non basta. Dal Municipio stanno lavorando ad una variazione al bilancio di circa 150 mila euro che sarà utilizzata per smaltimento rifiuti e altri interventi di manutenzione e pulizia straordinaria di condotte, griglie, caditoie e canali che fanno seguito a quelli già corposi effettuati  precedentemente al recente  evento calamitoso.  Azioni di carattere straordinario che però sembrano ormai non bastare più, tanto che da Uras parte una proposta operativa che chiama in causa anche gli altri Comuni del terralbese che pure loro soffrono della medesima situazione emergenziale.

«È necessario – afferma il vice sindaco Alberto Cera - aprire un tavolo tecnico permanente con le rappresentanze di tutte le Amministrazioni comunali ma anche degli altri soggetti come Consorzio di Bonifica, Laore, F.S. e Protezione civile regionale che partecipano attivamente agli interventi quando sono  necessari. Bisogna avere una organizzazione che vada oltre il quotidiano - aggiunge Cera - ma per fare questo c'è ovviamente anche la necessità di risorse, personale  e di mezzi che soltanto la Regione può garantire. Da soli non ce la facciamo più». 

 Intanto,  per velocizzare la conta degli ingenti danni ad abitazioni private e alle aziende agricole, è stato approntato un modulo di censimento già pubblicato su tutti i canali di comunicazione per gli alluvionati. «Quanti hanno subito dei danni al patrimonio privato o alle attività economiche e produttive – evidenzia il vicesindaco - devono  trasmettere la richiesta al Comune  tramite il servizio dell'informa cittadino corredata dalla  documentazione fotografica sommaria dei danni stessi». 

Per i danni causati invece  al comparto agricolo, gli imprenditori possono segnalare i danni subiti  al "Servizio Indennizzi in Agricoltura per Calamità Naturali" dell’Agenzia Laore Sardegna. Le segnalazioni dovranno essere inviate esclusivamente online attraverso il portale dedicato.

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