Scena muta davanti al giudice.

M.O., la cinquantaquattrenne di Bonarcado finita in carcere per aver truffato un sacerdote di Oristano, ha scelto di non rispondere alle domande durante l'interrogatorio di garanzia e adesso si attende la decisione del Tribunale del riesame sulla richiesta di arresti domiciliari.

La donna è stata arrestata sabato scorso dopo una lunga inchiesta dei carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Oristano che hanno smascherato la truffa.

Tra il novembre 2017 e il maggio 2018, approfittando del buon cuore di un anziano sacerdote della Diocesi di Oristano, sarebbe riuscita a scucirgli circa 500mila euro.

La donna gli aveva fatto credere di avere un patrimonio di 4 milioni di euro che però rischiava di perdere per vari problemi giudiziari nella causa di separazione. Assicurò al sacerdote che lo avrebbe reso comproprietario delle ricchezze ma intanto iniziò a chiedergli denaro per bloccare un provvedimento giudiziario (in realtà era inesistente) che rischiava di farle perdere tutto.

Così è andata avanti per anni, poi nel novembre scorso un amico del sacerdote ha allertato la polizia giudiziaria ed è scattata l'inchiesta con la denuncia da parte del prete. Deve rispondere delle accuse di truffa, estorsione e minacce.
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