Centinaia di persone, questo pomeriggio a Nughedu Santa Vittoria, piccolo borgo del Barigadu, per dare l'ultimo saluto ad Antonella Coghe, la giovane escursionista morta tragicamente sabato mattina nel Supramonte di Baunei dopo aver fatto un volo di 60 metri.

Una vita (34 anni appena) spezzata troppo in fretta.

"La nostra comunità si trova prostrata dal dolore. È un momento in cui tutta Nughedu si stringe attorno ad Antonella e alla sua famiglia", ha detto Padre Paolo Contini in apertura della funzione.

La salma della ragazza è arrivata nel primo pomeriggio, poco prima della funzione da Baunei. In tanti erano ad attenderla.

"La notizia della morte di Antonella è stata una pugnalata al cuore. Una tragedia tanto grande che la comunità è rimasta ammutolita. In tanti hanno raggiunto Baunei per abbracciare i familiari, mamma Caterina, il fratello Giuseppe, zie e zii. In questo abbraccio non c'erano parole se non il desiderio di condividere il pianto che è nel cuore di tutti noi", ha ricordato il sacerdote dall'altare.

Una processione costante da quando si è appreso della disgrazia.

Per officiare la messa funebre padre Paolo ha scelto due letture (un passo di Isaia e il Vangelo di Matteo sulla trasfigurazione) pensando proprio ad Antonella.

E dal pulpito si è rivolto a lei direttamente: "Tu sei giovanissima, ma nella una vita hai già seminato tanto amore e superato tante prove. In questi i giorni sul tuo conto abbiamo sentito tanti racconti di amore. Penso ai social alle parole lasciate dalle tue cugine Ilaria e Anna".

Ancora: "Il Trentino era la tua seconda patria ma quando rientravi c'era il piacere di incontrarti. Seppur così giovane eri esperta di prove difficili: per non pesare su nessuno ti rimboccavi le maniche e facevi le stagioni, un lavoro duro, senza risparmiarti mai. E per trovare senso e consolazione alle cose della vita salivi sui monti, era la tua grande passione. Sulla montagna trovavi conforto e riposo. Amavi quel ritrovare le forze e andare a spenderne altre in quella che era la tua passione. Quando ti ho incontrata quasi per caso nel giorno in cui sono passato a benedire le case abbiamo parlato di quanto sia bello stare lì sulla montagna in silenzio".

Padre Paolo ha ricordato il precedente dolore di Antonella e della famiglia con la morte improvvisa un anno fa del cugino Matteo.

Un dolore atroce al quale il destino ha voluto se ne aggiungesse uno altrettanto forte.

Prima di chiudere la funzione il parroco ha portato anche l'abbraccio del vescovo Ignazio Sanna, fuori sede e per questo non presente a Nughedu.

Alessia Orbana

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LA TRAGEDIA:

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