Il rischio è quello di perdere quintali e quintali di vongole veraci, cozze, anguille, orate e tanto altro. Il Canale 17, che collega gli stagni di Corru s’Ittiri e Corru Mannu al mare, nel compendio ittico di Marceddì, tutto sembra ma non uno specchio d’acqua. In tantissimi punti è ricoperto dalla sabbia trasportata dal mare. Se non si interviene immediatamente per eliminarla il canale va in fermentazione. Compromettendo quindi tutta la pesca, ma soprattutto 200 posti di lavoro.

Una situazione che preoccupa i pescatori del Consorzio Pesca. Il presidente Antonio Loi ha inviato in Regione una lettera per chiedere aiuto. «In seguito ai ripetuti temporali di gennaio in cui c’è stato un elevato innalzamento del livello del mare, tantissima sabbia è stata trascinata all’interno del canale 17 - si legge nel documento firmato da Loi -. Di fatto quest’ultimo rappresenta un’estrema importanza per la salute e la vita dello stagno di Corru s’Ittiri e di quello di Corru Mannu gestito dalla C.p.a di Arborea. Si fa quindi appello alla Regione di venire subito a verificare la triste situazione e con meno burocrazia di darsi da fare prima che i due stagni collegati a questo canale vadano in fermentazione per mancanza di ossigeno».

Sarebbe un dramma. Un danno non indifferente per le casse del Consorzio. Il canale 17 è di vitale importanza per i due stagni: da qui passano i pesci provenienti dal mare, è da qui che passa l’ossigeno che alimenta i due specchi d’acqua. «Spero che la Regione non trascuri il documento che è partito dai nostri uffici - conclude Loi - Serve una pulizia immediata». 

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