Fine di un incubo durato 16 giorni. I pescatori di Marceddì possono nuovamente pescare e vendere le loro vongole.

Poco fa  la Assl di Oristano ha comunicato il risultato delle ultime analisi effettuate sui mitili: i paramenti sono rientrati nella norma, ciò vuol dire che l’alga tossica riscontrata due settimane fa sul loro prodotto tipico è sparita.

"Finalmente domani si ricomincia - commenta il presidente del Consorzio Pesca Antonio Loi -. Per noi è stato un brutto colpo, abbiamo perso 250mila euro di fatturato”. Gli operatori che lavorano nello specchio d'acqua, in tutto 120, per più di due settimane non hanno potuto pescare, tanto meno accendere i motori del loro stabulario inaugurato due mesi fa.

A bloccare la raccolta, il confezionamento e la vendita di tutti i mitili era stato il servizio veterinario dell’Ats. Le analisi effettuate lo scorso 12 maggio sulle vongole da parte dell'Istituto Zooprofilattico della Sardegna, avevano evidenziato la presenza di “biotossine algali liposolubili”. Un'alga tossica insomma. Motivo per il quale l'attività di pesca all'interno a Corru S’ittiri, nella terza peschiera e nella zona della torre vecchia era stata vietata. Il divieto di pesca era stato disposto con un'ordinanza specifica anche dal sindaco di Terralba Sandro Pili. Ora però tutto risolto.

© Riproduzione riservata