Si registra qualche spiraglio per la riapertura del punto di primo intervento dell'ospedale Delogu di Ghilarza. Il presidente della Commissione regionale Sanità (nonché sindaco di Paulilatino) Domenico Gallus, protagonista di un duro intervento in aula durante il Consiglio regionale di ieri, oggi sembra fiducioso per un esito positivo del problema che vede sbarrate le porte del pronto soccorso ormai dai primi giorni di novembre.

"Prendiamo atto dell'impegno dell'assessore Nieddu, l'importante è che questo impegno non si trascini alle calende greche - dice Domenico Gallus -. Vogliamo che questa situazione venga risolta nel giro di pochi giorni. Questo anche alla luce delle notizie che ho ricevuto oggi da Ats: mi parlano di un impegno per la ricerca immediata di quattro medici destinati al punto di primo intervento del Delogu".

Intanto resta al momento confermata la manifestazione promossa per il 20 settembre, prima giornata del referendum, dal Comitato nato in difesa dell'ospedale che incassa anche la vicinanza e l'adesione da parte del Siulp, il sindaco di Polizia. In una nota a firma del segretario Giuseppe Caracciolo si spiega: "Il Siulp manifesterà il 20 settembre insieme al Comitato per la riapertura del presidio di primo intervento". Caracciolo e tutta la segretaria provinciale dichiarano "di essere vicini a tutte le comunità di Guilcier e Barigadu e di aver deciso di manifestare a difesa di un presidio fondamentale per il territorio che coinvolge direttamente la Polizia di Stato, in quanto ad Abbasanta sono ubicati il Caip, che ospita gli Allievi agenti e corsi di alta specializzazione, il Reparto prevenzione crimine Sardegna, il Reparto cinofili e il poligono di tiro".

Quindi precisano: "Il Siulp di Oristano aderirà alla manifestazione senza nessuna bandiera politica, ma con il solo obiettivo di esprimere la propria solidarietà e vicinanza verso il personale dell'intera struttura ospedaliera che oggi più che mai ha dimostrato l'importanza di esistere. Ed inoltre la vicinanza a tutto il territorio che soffre un forte disagio per la mancanza di un servizio indispensabile". E concludono: "Ci auspichiamo che la nostra presenza dia il giusto sostegno alla popolazione, sperando che sia di buon auspicio per la riapertura del presidio di primo intervento".
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