«Sono felice per questo riconoscimento e ringrazio il Presidente Mattarella, ma sono un po' stordito e non ho ancora realizzato. All'inizio ho pensato ad uno scherzo».

È emozionatissimo Simone Rovere Meloni, il giovane pastore di 19 anni di Uras nominato oggi Alfiere della Repubblica da Sergio Mattarella «per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione» nel novembre del 2021.

Simone aveva ricevuto una grande solidarietà che gli aveva permesso di ricostituire il suo gregge e dato la forza per rialzarsi e continuare a fare il lavoro che ama.

«Ieri sera - ha detto - mi hanno chiamato dal Quirinale, ho riattaccato subito pensando ad uno scherzo. Dopo qualche minuto mi hanno richiamato e mi hanno detto di questo premio, ho pensato che poteva essere vero, ma ho capito di cosa si trattava solo stamattina, quando il sindaco di Uras Samuele Fenu mi ha ricevuto in Comune e mi ha spiegato bene la cosa».

Quell’alluvione per lui è stata un «duro colpo», ma «piano piano, grazie all’aiuto della Caritas e di tante persone, rimboccandomi le maniche sono riuscito ad andare avanti».

Oggi Simone ha 150 pecore: «Sto cercando di far crescere la mia azienda, tra poco monterò la mungitrice. Faccio il lavoro che amo, mi piacciono gli animali e la campagna, non saprei vivere serenamente».

Ora si prepara per andare a Roma a fine febbraio, quando ci sarà la cerimonia della consegna del premio da parte del Capo dello Stato: «Ancora non mi sembra vero di poter entrare al Quirinale».

(Unioneonline/L)

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