I volantini hanno fatto il giro in tutta Simaxis. «Come mai a dieci mesi dall'insediamento, il sindaco non ha ancora risolto il problema del cogeneratore?».

Dubbi e accuse arrivano dal gruppo Ballu tundu, in cui c'è anche Francesco Cossu che era sindaco proprio nel periodo di maggiore opposizione all'impianto (che dovrebbe produrre energia dalla combustione di residui della macellazione animale).

«Allora si era trattato di un mero calcolo politico da parte di un'opposizione che, per scopi di consenso, si elevava a paladina del territorio - si legge nel volantino - Gli oppositori più accesi ora sono amministratori, ci saremmo aspettati una rapida soluzione del problema. Sembra che oggi la salute dei cittadini e la tutela del territorio non siano più una priorità».

Il cogeneratore, realizzato alla periferia del paese nel 2012, continua dunque a scatenare polemiche anche se il sindaco Giacomo Obinu cerca di smorzare i toni.

«Non c'è alcuna questione da risolvere - sostiene - il cogeneratore è sotto sequestro, aspettiamo la magistratura poi vedremo il da farsi».

A Simaxis in tanti temevano le possibili ripercussioni sull'ambiente e l'economia del territorio, si era costituito anche un comitato spontaneo di cittadini. Nell'aprile 2014, una parte dell'impianto era finita sotto sequestro per la mancanza di alcuni documenti e autorizzazioni.

Da allora l'iter si era bloccato, lo stabilimento non è mai entrato in funzione. Qualche settimana fa, una delibera della Giunta regionale ha chiarito che non è necessaria la valutazione di impatto ambientale ma l'inchiesta della magistratura è aperta.
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