Simaxis, pista ciclabile ferma al palo: un Comune non vincitore del bando fa ricorso al Tar
Finanziamento regionale bloccato, si attende la sentenza. Il sindaco: Tutto questo è assurdo, stiamo perdendo tempo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Pista ciclabile con le quattro frecce. Ma questa volta la colpa non è del Comune di Simaxis ma di un ricorso presentato da un'altra amministrazione. Nel paese del riso fanno discutere quei tre chilometri che i ciclisti, ma anche i pedoni, vorrebbero transitare in sicurezza. Il progetto della pista ciclabile e pedonale però è ancora sulla carta. Eppure la Regione ha stilato l'elenco dei beneficiari quasi due anni fa. Più di un anno fa il sindaco Giacomo Obinu aveva annunciato che gli operai a breve sarebbero entrati in azione per realizzare una pista ciclopedonale che per la prima volta collegherà il paese alla zona artigianale, esattamente nel tratto tra l'incrocio di via Gialeto e via Nenni , fino ad arrivare nei pressi dell'incrocio di via Tuveri. Tutto questo grazie al Comune che nel 2023 è risultato beneficiario di un contributo regionale. Ma ora c'è un intoppo.
«Un Comune che non ha vinto il bando ha fatto ricorso al Tar, motivo per il quale la Regione non ha ancora finanziato le risorse - spiega il sindaco Obinu - Tutto questo è assurdo. Anche perché, da come ci hanno riferito, questa amministrazione non ha il parere dell'Ente che gestisce la strada, obbligatorio per poter partecipare alla gara».
Obinu spiega nel dettaglio la vicenda: «La fase della liquidazione del finanziamento che arriva dall'assessorato regionale ai Lavori pubblici - spiega il primo cittadino di Simaxis - era già iniziata Nel nostro caso di parla di quasi 273 mila euro, di cui circa 27mila cofinanziati dal Comune. Il Comune di Simaxis in graduatoria è alto, ciò vuol dire che se questo Comune dovesse vincere il ricorso a noi non cambia nulla. Insomma, stiamo perdendo tempo. Purtroppo però solo dopo che riceviamo i soldi possiamo procedere con la pubblicazione del bando per affidare i lavori».