Accusato di usura, un settantenne di origini milanesi, Giuseppe Luigi Calamita, titolare di un'agenzia con sede a Milano e una filiale a Siamanna, è stato condannato dai giudici del Tribunale di Oristano a otto anni e sette mesi.

Il Tribunale ha previsto anche la confisca dei conti correnti e dei beni immobili. Disposto, infine, il risarcimento delle parti civili con una provvisionale complessiva di oltre cinquantamila euro.

L'imputato era anche accusato di tentata estorsione, che però è stata dichiarata prescritta, mentre per alcuni casi in cui veniva contestato sempre il reato di usura è stato assolto.

Secondo le indagini della Guardia di finanza a Calamita si erano rivolti nel corso di anni più di sessanta imprenditori della zona: chiedevano prestiti di denaro che Calamita chiedeva indietro con tassi ritenuti da usura.

Di parere opposto la difesa, secondo la quale non erano tassi di interesse da usura e per questo motivo la scorsa udienza aveva chiesto l'assoluzione dell'imputato. Al processo, che si è chiuso oggi, si sono costituite parte civile sei persone.
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