Siamaggiore, assegno di 600 euro per chi adotterà un cane
Il Comune promuove una campagna di affido per limitare i costi del randagismoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lo scopo è quello di ridurre il numero degli animali presenti nel canile, con il duplice risultato di migliorare il loro benessere lontano dalle sbarre e limitare i costi del randagismo a carico della collettività.
Il Comune di Siamaggiore promuove una campagna di adozione: per chi deciderà di prendere con sé un cane che si trova nel canile di Silì, e quindi prendersene cura, ci sono a disposizione 600 euro. L’adozione può essere disposta a favore sia di privati cittadini ma anche di associazioni animaliste.
Niente verrà lasciato al caso. Il personale specializzato della struttura di ricovero dove attualmente si trovano sei cani di proprietà del Comune, sarà a disposizione per aiutare e consigliare l’aspirante adottante nella scelta del cane più adatto alle sue capacità ed esigenze. Effettuata la visita al canile ed individuato il cane da adottare potrà essere presentata la richiesta all'ufficio protocollo del Comune di Siamaggiore. L’affido del cane può avvenire in due modi. O in forma temporanea, nel caso in cui non siano ancora trascorsi sessanta giorni dall’accalappiamento. In questo caso l’affidatario dovrà impegnarsi infatti a restituire l’animale ai proprietari che ne facciano richiesta entro i termini. Oppure in forma definitiva, e cioè trascorsi almeno sessanta giorni dall'accalappiamento.
Per richiedere l’adozione del cane, bisogna aver raggiunto la maggiore età, non aver riportato condanne penali per maltrattamenti ad animali, ma anche dare garanzia di adeguato trattamento, con impegno al mantenimento dell’animale in buone condizioni presso la propria abitazione, in ambiente idoneo ad ospitarlo, in relazione alla taglia, alle esigenze proprie della razza, assicurando le previste vaccinazioni e cure veterinarie. Il nuovo proprietario è obbligato inoltre a far visionare il cane, anche senza preavviso, agli incaricati del Comune o del Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale, allo scopo di accertare la corretta tenuta dell’animale. Le risorse che finanzia il Comune deve essere spese per le cure dell’animale. Durante i primi tre anni dalla data di adozione non può cedere il cane a terzi se non previa autorizzazione del Comune di Siamaggiore.
«Il Comune per ogni cane spende circa 1200 euro all'anno», spiega il sindaco Davide Dessì, «spero che questa iniziativa abbia buon effetto».