Entra nell’agone politico  la decisione dell’associazione Santu Antinu di potare gli alberi situati all’interno della corte di San Costantino nel perimetro dove si svolge l’Ardia. I consiglieri di minoranza della lista “Prospettiva Comune”  Gianni Meloni, Angelo Putzolu, Pietro Caria e Graziella Carboni,  contestano le  modalità di esecuzione.

«Dopo un intervento di tale drastica portata»,  scrivono in un documento-, «rimane il fatto che  le piante, a causa dei tagli importanti,  saranno esposte ad attacchi batterici e fungini e  nella migliore delle ipotesi, per un periodo di due o tre anni il santuario sembrerà un deserto».

L’opposizione polemizza  su come è stato realizzato il taglio: «Chiunque, consultando i più recenti studi», spiega la minoranza, «potrà constatare che nelle specie sempreverdi, come il leccio e la sughera, la capitozzatura è fortemente sconsigliata.  I sedilesi sanno che le chiome degli erano in buono stato, ci si chiede che cosa  abbia ispirato l’intervento».

Il sindaco Salvatore Pes chiarisce come «l’amministrazione comunale  non ha alcuna responsabilità su quanto accaduto, in quanto l’ufficio tecnico non è stato investito in alcun modo. La  tipologia del taglio»,  sottolinea Pes, «è stata decisa dalla ditta incaricata e comunque  l’intervento era  necessario per consentire una migliore visione dell’Ardia». 

© Riproduzione riservata