Una tradizione plurisecolare che si tramanda di padre in figlio: questa è la forza de Sa Carrela ‘e nanti. Marco Ledda e il figlio Gabriele galopperanno insieme su splendidi esemplari angloarabi, come cavalieri che sfrecciano al vento tra ali di folla acclamanti, lungo l’impegnativa e sinuosa via Roma per riprodurre il senso della sfrenata corsa carnevalesca lussurgese.

Marco, 48 anni, un veterano che ha esordito nel 1990, ora passa il testimone al giovane figlio Gabriele, 16 anni, per tramandare la nobile arte equestre lussurgese.

Gabriele, allevato a pane e cavallo, nutre questa passione già da bambino: «Sono orgoglioso di proseguire la tradizione familiare e fiero di essere accompagnato dal mio babbo. Sarà un'emozione unica, la stessa che ho provato alle prove generali. Posso stare tranquillo perché ho mio padre al mio fianco».

Il padre Marco: «Una sensazione indescrivibile poter accompagnare mio figlio. Abbiamo affinato l’intesa alle prove e ora siamo pronti per le discese al galoppo carnevalesche».

Tradizione e fascino immutato nei secoli per sa Carrela ‘e nanti che parte domenica 11 febbraio sotto i migliori auspici fino a martedì grasso 13 febbraio. Una cinquantina i cavalieri impavidi, in sella a possenti cavalli angloarabi e sella italiano, che si esibiranno in spericolate pariglie alla ricerca della gloria. Nessun premio, nessuna medaglia, solamente l’eccitante sfida di formare una bella e composta pariglia, per ricevere consenso e acclamazione popolare.

Una manifestazione culturale identitaria: «Un emblema di identità e tradizioni legate alla cultura equestre e alla maestria dell'artigianato», commenta il vice sindaco Francesca Citroni.

Sabato pomeriggio, 10 febbraio, Sa Carrela 'e nanti dei bambini organizzata dalla Pro loco, per allevare la passione proprio dalle giovani generazioni.

L'evento equestre è organizzato dall’Associazione Cavalieri Sa Carrela ‘e nanti e dal Comune, con la collaborazione della Pro Loco, Centro di Cultura Popolare Unla, Fondazione Hymnos, Centro Commerciale Naturale Bantzigallelle, Compagnia Barracellare e Protezione Civile e dei volontari, tutti di Santu Lussurgiu.

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