La sarda rivoluzione tra fine Settecento e primi dell’Ottocento è tema affascinante e sempre attuale, ancora oggetto di studio e dibattito tra gli studiosi isolani e gli appassionati di storia.

Tra le ricerche più illuminanti ci sono quelle di Adriana Valenti Sabouret, studiosa italiana residente in Francia da tanti anni. La Valenti, affascinata da quell’epoca rivoluzionaria sarda, ha dato alle stampe diverse pubblicazioni sul tema, tra questi il libro “Rivoluzionari sardi in Francia”, che presenterà domani Mercoledì 23 aprile alle 17 presso le Distillerie Lussurgesi. Dialogherà con l’autrice Nicolò Migheli, insieme tracceranno le linee storiche fondamentali della Sarda rivoluzione e i suoi protagonisti. L'incontro è organizzato in collaborazione con Assemblea Nazionale Sarda.

Tanti i protagonisti sardi delle sommosse di quell’epoca spinti dalla volontà di redenzione dal regime feudale ancora troppo opprimente, insurrezioni fomentate per dare al popolo sardo la speranza di un futuro democratico e liberale. 

Tra questi Giovanni Maria Angioy, figlio della nobiltà terriera sarda, l'Alternos postosi a capo di un movimento che chiedeva per la sua isola eguaglianza sociale e progresso. Finirà, la sua avventura, con un esilio doloroso, il distacco dalla famiglia, l’oblio politico. Accanto a lui tanti grandi e piccoli protagonisti della sua epoca, dal cardinale Joseph Fesch, ecclesiastico di spicco nella Francia napoleonica e zio di Bonaparte, a Francesco Sanna Corda, da don Michele Obino di Santu Lussurgiu a Gioacchino Mundula e Letizia Ramolino. 

La Valenti Sabouret, grazie a una meticolosa ricerca d’archivio, e alla rivisitazione di nuove e inedite fonti storiche, traccia in questo saggio un bilancio complessivo del periodo e illumina di nuova luce la caratura dello stesso Angioy e di chi lo sostenne e collaborò con lui. 

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