Nella peschiera di Pesaria, a Santa Giusta, le grate installate pochi mesi fa continuano a corrodersi. L’acciaio utilizzato per la realizzazione però è quello previsto dal capitolato d’appalto. È il risultato emerso dalle analisi del materiale elaborato da un centro di Modena specializzato: è lì che l’Unione dei Comuni dei Fenici, committente e responsabile dell’opera, ha fatto analizzare una griglia. "L’obiettivo era quello di capire il perché dopo appena sette mesi dalla ristrutturazione della struttura circa 150 griglie sono già da buttare, ma soprattutto accertare la natura del materiale utilizzato - spiega il responsabile amministrativo dell'Unione Sandro Sarai - In sostanza la ditta che ha realizzato i lavori ha utilizzato ill materiale previsto dal capitolato d’appalto. Questo è quello che a noi interessa come Ente". La storia però va avanti. L’unione dei Comuni ieri ha chiesto alla Asl di Oristano di fare delle analisi sull'acqua, questo per approfondire le cause che hanno portato alla corrosione del materiale utilizzato. Per i pescatori di Santa Giusta doveva iniziare una nuova era. Nella peschiera di Pesaria invece c'è il rischio che tra non molto accada un vero dramma: a causa dei fori sempre più larghi tutto il novellame potrebbe uscire. I lavori di ristrutturazione sono terminati appena sette mesi fa, grazie a un milione di euro finanziato dalla Regione nell’ambito della Programmazione territoriale. 

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