Quando piove le strade si trasformano in enormi distese d’acqua. Quando invece splende il sole le vie sono impraticabili a causa delle voragini. Ma non solo: per i residenti è impossibile lasciare le finestre aperte a causa delle nuvole che si creano al passaggio delle auto. La luce? Manca. I lampioni non esistono

Una cartolina disastrosa che arriva dalla borgata marina di S’Anea Scoada. Questa volta i residenti hanno deciso di inviare un documento sia in Comune che alla Asl.

«Ci sentiamo figli di un dio minore - raccontano - Paghiamo le tasse come tutti i bravi cittadini, anche maggiorate, in quanto le nostre Imu e Tasi sono quelle previste per le seconde case, ma nonostante questo non abbiamo strade cementate, lampioni, cunette e griglie per il deflusso delle acque meteoriche e dissuasori di velocità».

In estate la situazione precipita: «Tutti sfrecciano come se si stesse percorrendo la Parigi-Dakar. Le  persone la notte inciampano sulle pietre o nelle buche, ci si muove costantemente con torce e telefoni cellulari. C’è chi ha dovuto svendere la propria casa perché l’aria era irrespirabile. Chiediamo al signor sindaco di intervenire». 

L’azienda sanitaria è stata tirata in ballo per la questione legata alla polvere. «Le vie sono a fondo sterrato - si legge nel documento - con conseguente sollevamento di grandi quantità di polvere al transito dei veicoli, rendendo la respirazione difficoltà e l'aria malsana». Ma non solo. «In caso di pioggia le vie si trasformano in acquitrini e in distese di fango con notevoli disagi per il raggiungimento delle abitazioni». Infine la richiesta: «Chiediamo l’asfaltatura nonché l'installazione di due dissuasori di rallentamento della velocità al fine di prevenire il pericolo investimenti nella fase di attraversamento per raggiungere l'arenile». Sui tanti disagi presenti il sindaco Tedeschi preferisce non rilasciare nessuna dichiarazione. 

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