Un cumulo di rifiuti che puzza di dispetto.

L'ecocentro di Putzu Idu, nella borgata marina di San Vero Milis, è chiuso da quattro anni, ma i cittadini se ne fregano e abbandonano ugualmente i loro rifiuti.

Fuori dalla struttura, quindi in mezzo strada, a poca distanza dal mare. Una situazione che si ripete ormai da mesi: l'amministrazione puntualmente interviene per ripulire ma in pochissimo tempo gli incivili ritornano.

Il Comune non apre la struttura e i maleducati, a modo loro, la utilizzano ugualmente.

Per terra c'è di tutto: elettrodomestici, cartone, plastica, reti da pesca, cassette in polistirolo per il pesce, scarti dei cantieri, giocattoli vecchi e pneumatici.

La struttura, per le borgate marine di Putzu Idu, Mandriola, S'Anea Scoada, Sa Rocca Tunda e Su Pallosu, sino a pochi anni fa era funzionante. Poi l'amministrazione ha deciso di far chiudere l'edifico per una serie di problemi di gestione.

E da allora il piazzale di fronte all'ecocentro è diventato una discarica a cielo aperto. Il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi è infuriato: «Non capisco il senso di tutto questo. Io penso che sia molto più faticoso abbandonare i rifiuti in strada invece che aspettare comodamente a casa gli addetti alla raccolta differenziata.

Vorrà dire che per l'ennesima volta sarò costretto a intaccare le casse comunali per far ripulire l'intera zona. In questo modo vengono danneggiati tutti i cittadini».
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