San Vero Milis, multe a raffica nelle borgate marine. Automobilisti su tutte le furie: «I cartelli non si vedono»
«Zone in cui neanche esistono strade e non ci sono parcheggi a pagamento. E si invoca il rispetto del codice per fare cassa»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In una strada bianca che non può chiamarsi tale, con un cartello scolorito e mal ridotto che neppure si nota, le multe indigeste. Quelle si vedono eccome. Le trovano copiose sui parabrezza delle loro auto le persone che hanno la sfortuna di scegliere le coste sanveresi per le le loro vacanze.
Sono letteralmente inviperiti, ad esempio, alcuni villeggianti, contro i vigili urbani del Comune di San Vero Milis che puntualmente, nel fine settimana, arrivano a caccia di indisciplinati patentati.
«Soprattutto la domenica - denuncia arrabbiato a nome di tutti Flavio Lai - si semina il panico tra i residenti e gli avventori del chiosco Mika Beach Club, nella borgata marina di Su Crastu Biancu, invocando il rispetto del codice in una zona dove praticamente una strada vera e propria neppure esiste».
«Probabile quindi – aggiunge- che vista l'impossibilità di fare una zona attrezzata di parcheggi e servizi a pagamento, dove a far da padrone è la polvere e il maestrale, sia più semplice per battere cassa e mettere in atto il prelievo coattivo dalle tasche di quelle persone, che, con tanti sacrifici in questo momento di crisi generale, decidono di far girare l'economia della zona passando da quelle parti. Le auto sono state colpite per non aver rispettato - evidenzia ironicamente Lai - il visibilissimo e nuovissimo cartello stradale che spunta lì vicino».
Cosa risponde il sindaco Luigi Tedeschi? Contattato diverse volte, per ora, ha preferito non rispondere, ma è indubbio che il fenomeno delle multe selvagge senza offrire alcun servizio sta indispettendo molti. Situazione non nuova peraltro da queste parti.
Qualche tempo fa turisti seccati per le multe continue a Sa Mesa Longa avevano investito del problema il comitato che sollecitava la riapertura al traffico del lungomare tra Mandriola e Putzu Idu per comprendere se ci fossero gli estremi per mandare avanti un’azione legale contro il Comune.
Diversi automobilisti furono multati con 100 euro in base al divieto di sosta sulle dune. In quel caso il nodo del contendere era se le auto fossero sulle dune sul serio e soprattutto se i cartelli segnalassero la loro presenza. Altre storie, ma le multe in abbondanza, quelle continuano a resistere nel tempo.