L'amministrazione comunale di San Nicolò d'Arcidano anche per quest'anno continua nella politica di contenimento delle imposte locali e dei tributi.

Lo fa pur nella consapevolezza che il bilancio comunale è sempre più scarno e con ridotta capacità di autofinanziamento e non si riuscirà a portare avanti grandi interventi.

"Nonostante questo non intende assolutamente gravare sulle famiglie in questo particolare momento di difficoltà economica e occupazionale - afferma il primo cittadino Emanuele Cera - anche per il 2019 abbiamo deciso di non applicare la Tasi (tributo per i servizi indivisibili ) mentre l'IMU l'abbiamo confermata con le percentuali di calcolo veramente basse, così come in passato".

Le scelte del Comune prevedono l'esonero come da normativa per le prime case e applicazione dello 0,6% per gli altri fabbricati ad esclusione di quelli di categoria D di competenza statale la cui aliquota è quella fissata dallo Stato in 0,76%.

Per L' Imu l'aliquota è fissata allo 0.46% per i comparti edificatori non ancora urbanizzati.

"L'intendimento iniziale dell'Amministrazione era ancora più profondo - aggiunge il sindaco Cera - si voleva, nelle more dell'adeguamento del Puc al PPR, riportare ai soli fini IMU, le zone C e D in agricole, la norma non ci ha permesso di farlo, da qui la decisione di applicare il minimo previsto dalle disposizione legislative".
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