Poter raggiungere, anche di notte, in tempi rapidi gli ospedali dell’Isola. Un sogno che nel Mandrolisai e nel Barigadu si caldeggia da tempo e che presto diverrà realtà. Tempo un anno e sarà realizzato a Samugheo l’eliporto dove potranno atterrare i mezzi per il soccorso. Di recente è arrivato il via libera dell’Areus dal quale si attendeva con ansia una risposta. E il collaudo dell’area, individuata nella periferia ovest della cittadina del Mandrolisai, ha trovato il parere favorevole per dar corso al progetto da tempo voluto dalla Lass (Libera associazione soccorso Samugheo), attiva dal 1986.

Samugheo, il terreno per l'eliporto
Samugheo, il terreno per l'eliporto
Samugheo, il terreno per l'eliporto

Sarà l’associazione di volontariato, con il supporto dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Basilio Patta, a realizzare l’importante opera e successivamente a gestirla. Un intervento, a carico dell’associazione, che si aggira su una spesa di 120.000 euro, ma che è ritenuto quanto mai urgente e necessario per Samugheo e il territorio, data la lontananza dagli ospedali maggiori dell’Isola e la condizione delle strade per raggiungere quest’area geografica.

Samugheo, il terreno per l'eliporto
Samugheo, il terreno per l'eliporto
Samugheo, il terreno per l'eliporto

«La realizzazione dell’eliporto consentirà all’elisoccorso di atterrare a Samugheo anche nelle ore notturne, cosa che in questo momento non è possibile. Ma è chiaro che ci si può sentir male anche quando è buio e non c’è la stessa visibilità. Ridurrà i tempi di intervento. Realizzarlo, dunque, è molto importante sia per Samugheo che per i centri limitrofi: siamo distanti dagli ospedali e la viabilità è problematica», spiega il presidente della Lass Francesco Mura. E prosegue: «Affronteremo noi come associazione i costi della realizzazione. Contribuirà un privato che fa parte del nostro Consiglio direttivo. Si potrà contare sul sostegno del Comune e poi pensiamo di chiedere un contributo anche ai paesi vicini e di attivare anche una raccolta fondi con i cittadini. Contiamo che entro un anno sia pronto».

L’area dove sorgerà l’eliporto, acquisita tempo fa dal Comune da un privato, è stata concessa all’associazione per 99 anni. Il passaggio in Consiglio comunale oltre un anno fa. Ora però si entra nel vivo della progettazione dell’opera. «Come Comune sosteniamo l’associazione nella realizzazione dell’eliporto. Adesso che è stato ottenuto il parere positivo dell’Areus si può procedere con la progettazione esecutiva e con la chiusura del terreno dove sorgerà», spiega il vicesindaco Massimiliano Urru. «Ci siamo posti l'obiettivo di riuscire a realizzare in tempi brevi questa opera per la comunità di Samugheo e per le comunità limitrofe perché, con la carenza di medici che c'è e con le strade nelle condizioni in cui le abbiamo, avere un servizio del genere nel territorio è una cosa importantissima. Come Amministrazione comunale, dopo aver ceduto l'area, siamo pronti a sostenere l’associazione durante tutte le fasi della realizzazione dell’opera».

Accantonata invece la possibilità che l’eliporto possa essere usato per fini turistici, come sperato in passato. Al momento questa ipotesi non sembra possibile.

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