Un colpo e un’offesa per tutta la comunità di Terralba. La notte scorsa  è stata rubata la statua della Madonna di Bonaria, una tappa fissa nel percorso della processione di Marceddì.

Sono stati alcuni cittadini a trovare l’amara sorpresa: l’edicola votiva, che sorge sulla strada est che conduce alla borgata di Marceddì, era vuota. La vetrata era stata spaccata e la statua della Madonna portata via. Immediata la segnalazione ai carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo.
La notizia del furto ha scatenato grande rabbia e sgomento nella comunità, in particolare fra i pescatori. La statua, circa 60 centimetri di altezza, era stata realizzata dall’artista Dina Pala ed era stata donata alla comunità da una famiglia di devoti della Madonna di Bonaria. Era il 1964, da allora quella nicchia è diventata un punto di preghiera, oltre che una tappa fissa lungo l’itinerario della processione per la festa di Marceddì ad agosto, uno degli appuntamenti religiosi più sentiti dai terralbesi.

I sacerdoti don Mattia e don Andrea Desideriamo hanno espresso da subito profondo rammarico «per l’ignobile fatto verificatosi la notte scorsa – si legge sulla pagina Facebook Unità pastorale di Terralba – Il furto dell’immagine della Madonna di Bonaria, che da anni era collocata nell’edicola votiva all’uscita del nostro paese, ferisce l’intera comunità. In particolare la memoria di chi ha voluto donare questo segno di devozione e che oggi non c’è più». I sacerdoti concludono: «Sperando nel ravvedimento di chi ha compiuto il gesto, ci auguriamo che l’immagine possa essere ricollocata quanto prima. Se così non dovesse accadere, riacquisteremo l’immagine e risistemeremo questo luogo tanto cari ai terralbesi».

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