Le date degli Internazionali d’Italia di motocross ci sono, il prossimo 4 febbraio. Come anche quelle del mondiale, il sei e il sette aprile. Così si legge da pochi giorni nel sito della Federmoto. Ad oggi però non si sa ancora da chi verranno organizzate le gare.

A Riola Sardo già da diversi giorni in tanti parlano della curiosa vicenda. Il prossimo 31 dicembre, infatti, per il Motoclub motor school dopo 15 anni  scade il contratto per la gestione del crossodromo “Le Dune”, in località Is Ariscas, impianto di proprietà del Comune con un tracciato di 1650 metri e meta di molti team per i loro allenamenti invernali. O meglio, il contratto era già scaduto ma il Comune aveva concesso alcuni mesi di proroga in attesa di pubblicare una nuova gara. Questo per evitare di lasciare l’impianto incustodito.

Il bando però ancora non c’è e i giorni ormai scorrono veloci. «Gli uffici comunali sono al lavoro - commenta il sindaco di Riola, Lorenzo Pinna - Spero che la documentazione venga pubblicata entro l’anno per poi affidare nuovamente le piste». Se così non fosse la situazione si complicherebbe e non di poco. Il sindaco Lorenzo Pinna però è fiducioso: «Ormai le date e le destinazioni sono state già decise. Se il bando entro l’anno non sarà pronto verrà trovata sicuramente una soluzione. Quale? Non lo so. Di certo non ci facciamo sfuggire queste importanti gare, sia per chi le organizza, sia per il territorio».

Sul contenuto del bando Pinna non svela nessun dettaglio. È quasi certo però che la concessione sarà sempre di 15 anni, ma cambierà il canone annuale. Questa volta sarà fisso. Ora dunque non rimane che attendere la gara. Sulla vicenda tempo fa è intervenuta anche la minoranza. «Già nel 2022 abbiamo chiesto informazioni sulla scadenza dei vari bandi tra cui quello del crossodromo, preoccupati proprio per il Motoclub motor school, sempre in prima linea per organizzare importanti eventi sportivi - commenta la consigliera della minoranza Irene Erdas  - All’epoca il sindaco aveva risposto che gli uffici erano al lavoro. Ora siamo a fine del 2023 e il bando ancora non c’è. Cosa sta succedendo? Perché questo enorme ritardo? Attendiamo anche noi di capire».

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