Non sarà come tornare alla normalità quando ci si poteva sedere attorno ai tavoli per una pausa durante il viaggio, per riposarsi e fare due chiacchiere prima di ripartire, ma da domani l'Oasi Losa, il bar lungo la Carlo Felice all'altezza di Abbasanta tornerà ad essere un punto di riferimento per tutti gli automobilisti. Seguendo le disposizioni previste dal Dpcm del premier Conte e l'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, uno dei due bar che si trovano all'altezza del chilometro 123 della statale 131 riaprirà i battenti per il servizio da asporto. Per il momento apre il locale in direzione Sassari, ma gli automobilisti che transitano lungo la Carlo Felice dal lato opposto potranno comunque parcheggiare, utilizzare il sottopassaggio per raggiungere il bar prendere e portar via un caffè, un cappuccino o una brioche.

Il titolare, Umberto Caredda, 37 anni, ha deciso di impegnarsi subito e tornare al lavoro, anche se ancora non completamente. "Abbiamo sanificato il locale con l'ozono - precisa - abbiamo installato le barriere 'parafiato' sia davanti alla cassa che al bancone dove poi il cliente prenderà tutto ciò che ha ordinato e andrà via".

La storica area di servizio
La storica area di servizio
La storica area di servizio

Pochi istanti all'interno dell'esercizio conosciutissimo da chi percorre quasi giornalmente la Carlo Felice, come gli autotrasportatori, i pendolari o le troupe televisive, come quelle di Videolina impegnate nel realizzare programmi come Sardegna Verde: per tutti loro l'Oasi Losa era una tappa obbligata, un punto di riferimento in cui riposarsi e chiacchierare.

"Purtroppo il bar perderà il suo spirito - dice con un pizzico di amarezza il titolare - non poter scambiare quattro chiacchiere, non potersi fermare non sarà la stessa cosa, ma l'asporto è comunque un inizio, potremo garantire un servizio a tutte quelle persone che non hanno mai smesso di lavorare e vanno su è giù per l'intera Sardegna".

Una pausa veloce, quindi, senza assembramenti. Con il servizio da asporto non è previsto l'utilizzo dei servizi igienici, ma il proprietario è pronto a rimodularlo in base alle esigenze. "Nel caso dovessimo registrare una mole di clienti tale da consentirci di poter far rientrare al lavoro un addetto alle pulizie, garantendo le sanificazione ad ogni singolo accesso, ci organizzeremo", evidenzia Caredda.

I 22 dipendenti dei bar, infatti, dal 20 marzo scorso sono in cassa integrazione e da domani lavoreranno solo i due titolari. "Il bar sarà aperto dalle quattro del mattino e fino al primissimo pomeriggio - sottolinea ancora il proprietario - chiaramente questa è una sorta di esperimento. Dobbiamo ancora capire quale potrà essere l'afflusso dei clienti e in base a questo decideremo gli orari effettivi di apertura ed eventualmente se fa rientrare alcuni dipendenti". Avanti adagio, quindi, ma con tanta voglia di tornare presto alla normalità.
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