Fortissima la commozione per l’improvvisa scomparsa di Pino Tilocca, preside dell’Istituto superiore De Castro-Contini di Oristano. Dall’alba di oggi un fiume di ricordi ha invaso i social e centinaia di persone, da ogni angolo dell’Isola, si sono strette ai familiari del dirigente scolastico stroncato da un infarto sabato notte.

Ed è commosso il ricordo di don Luigi Ciotti, anima di “Libera contro le mafie”, associazione in cui il preside era impegnato da anni. «La scuola di Pino Tilocca era un laboratorio di pensiero critico e di valori come pace, giustizia e dignità. Un cantiere attivo, fra lavoro e utopia. È stato un grande educatore, capace di accompagnare sempre i suoi ragazzi». Un punto di riferimento che ha fatto dei licei oristanesi un avamposto culturale aprendo la scuola a figure di varie realtà per trasmettere ai suoi ragazzi il valore dell’umanità e della dignità. La sua ultima lezione di vita è stata sabato mattina dalle scalinate di Palazzo Scolopi in piazza Eleonora, a parlare di pace e del genocidio a Gaza. «Non è stato solo un professore o un preside, ha saputo testimoniare l’impegno per la legalità, la giustizia e la verità», ripete. Sempre attivo in politica e nel sociale. L’impegno nell’associazione Libera è legato alla sua vicenda personale: nel 2004 il padre Bonifacio rimase vittima di un attentato proprio quando Pino Tilocca era sindaco di Burgos. Aveva subito anche altre intimidazioni ma continuò il mandato. «È stato un uomo di grande coraggio – ha ricordato il sacerdote – capace di trasformare il dolore per la morte del papà in impegno e responsabilità. Ho partecipato a diversi incontri nella sua scuola, abbiamo condiviso tanti momenti». Senza paura di rompere gli schemi o andare controcorrente, non si è mai tirato indietro. «Partecipava a tutte le iniziative di Libera, ai campi estivi in Sardegna portava la sua testimonianza autentica, un lottatore, un cercatore di verità – ha concluso don Ciotti – Ci mancherà tanto, ma ciò che ha seminato porterà frutto».

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