Domani 30 gennaio Piera Levi Montalcini sarà a Ghilarza, ospite della Associazione per Antonio Gramsci.

La scienziata, già da diversi giorni in Sardegna per partecipare a un programma di incontri il cui obiettivo è fornire uno strumento di riflessione e sensibilizzazione dei giovani sui temi della Shoah, dell’antisemitismo, dell’indifferenza nei confronti delle discriminazioni, ha voluto fortemente fare una tappa nel paese del grande intellettuale sardo.

«Riflessione particolarmente necessaria in questo periodo storico per formare coscienze consapevoli sui diritti fondamentali dell’uguaglianza degli esseri umani e dei diritti della persona, e far prendere coscienza che l’indifferenza costituisce un pericolo contro cui la memoria deve farsi baluardo», spiegano gli organizzatori dell’evento. Piera Levi Montalcini, ingegnera elettronica, presidente dell’Associazione Levi-Montalcini, nipote della scienziata premio Nobel per la medicina, Rita, porta avanti l’eredità spirituale di sua zia, espulsa dall’Università di Torino in seguito alle leggi razziali del 1938. Incontrerà nella mattinata, alle 10,45, gli studenti della sede di Ghilarza dell’Istituto Superiore Mariano IV.  

Nel corso dell’incontro ripercorrerà le tappe più importanti della vita dell’illustre zia, delle difficoltà incontrate nel periodo delle leggi razziali, dell’emozione per il premio Nobel. Un accenno alla particolare attenzione che sua zia ebbe per la cultura e per il progredire delle donne e sul  suo appoggio per la loro specializzazione in materie sino allora considerate solo maschili. Nel pomeriggio, dopo una breve visita al Museo Costantino Nivola di Orani, incontrerà nella sede dell’Associazione, la Bibliomediateca “Mille Ghilarze”, una rappresentanza del Consiglio Direttivo e dei soci dell’Associazione e del Consiglio comunale di Ghilarza.

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