Doveva essere la fine di un incubo durato una vita intera. Per il Sinis una svolta epocale. Così avevano promesso gli amministratori di Cabras lo scorso anno. Ad oggi però non è certo che per la prossima stagione estiva nella borgata marina di San Giovanni di Sinis, dove da sempre i residenti per smaltire le acque sporche sono costretti a pagare l'auto spurgo, l'impianto fognario sia attivo.

I lavori sono iniziati esattamente a dicembre del 2019. Sono proseguiti senza sosta fino a fine maggio. Poi c'è stata la pausa estiva per permettere ai turisti di vivere il litorale senza problemi. Gli operai dovevano iniziare nuovamente a scavare a settembre, ma ancora non si è visto nessuno. Uno stop dunque per un progetto ambizioso finanziato dalla Regione nel 2011 per un totale di due milioni di euro.

Spiega cosa è successo il sindaco di Cabras Andrea Abis, 46 anni: «Gli uffici sono al lavoro per una modifica del progetto che riguarda l'impianto di sollevamento, tutto qua. Una volta che la variante verrà ultimata i lavori riprenderanno. Sui tempi però preferiscono non rispondere». A questo punto non rimane che attendere.
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