Paulilatino, il sindaco convoca una riunione sul parco eolico
Un incontro voluto dagli amministratori per fare chiarezza sul progetto che sta facendo discutere(foto Orbana)
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Parco eolico tra le campagne di Paulilatino e Bauladu sotto la lente di ingrandimento dei cittadini. Se ne parlerà ampiamente nel corso della riunione convocata per venerdì alle 21 dal sindaco Domenico Gallus.
Un incontro voluto dagli amministratori per fare chiarezza sul progetto che sta facendo discutere a Paulilatino e non solo, vista la vicinanza anche del sito archeologico di Santa Cristina. I Comitati si sono già fatti sentire e annunciano battaglia. E anche tra i cittadini serpeggia il malumore. Al centro del progetto l’installazione di sette pale eoliche tra Paulilatino e Bauladu.
«Noi siamo contro la speculazione energetica, ma a favore dell’energia green», dice il primo cittadino che assicura che la pala eolica più vicina a Santa Cristina «dista dal sito archeologico oltre due chilometri». E Gallus, per rassicurare la cittadinanza e fare chiarezza, ha convocato la riunione per venerdì. «Viste le voci incontrollate, invito tutti a partecipare all’incontro di venerdì alle 21 nella piazza dietro al Comune. Verrà spiegato in che cosa consiste questo progetto sul parco eolico, considerate tutte le voci che si sono susseguite in questi mesi dove si parla di distruzione del pozzo di Santa Cristina e di tante altre vicende».
E Gallus prosegue: «Voglio spiegare soprattutto ai paulesi qual è la richiesta che abbiamo avuto, il nostro modo di accettare o meno la proposta partendo da una considerazione: Paulilatino è stato il paese con più firme contro l’eolico e questo è un dato molto importante che indirizza anche l’Amministrazione comunale. Per evitare fraintendimenti invito tutti a partecipare alla riunione». Ma gli animi sono tutt’altro che sereni in un momento storico per l’Isola dove l’attenzione su quanto sta accadendo sull’eolico è massima. Tempo addietro il progetto in questione aveva visto i pareri negativi degli uffici competenti. Lo stesso è stato però ripresentato e ora si va verso la valutazione di impatto ambientale. Ma i movimenti spontanei contro l’assalto delle rinnovabili non stanno a guardare e minacciano la mobilitazione permanente. Tanto più la sua vicinanza con il sito archeologico di Santa Cristina, meta ogni anno di tantissimi visitatori da tutto il mondo e ricco di storia e significati.