Raccontano una realtà diversa gli ex amministratori di Paulilatino rispetto a quella descritta a fine anno dal sindaco Domenico Gallus nel corso di una conferenza stampa convocata per tracciare un bilancio del primo anno e mezzo di mandato.

L'ex primo cittadino Gianni Demartis e gli ex amministratori Gianfranca Piredda, Giampiero Cossu, Giorgio Manai, Lucio Loi e Cristina Poddighe hanno messo nero su bianco la loro posizione. "Siamo certi di aver lasciato in eredità a questa Amministrazione per prima cosa i conti in ordine e poi, non solo opere pubbliche terminate, appaltate o pronte per esserlo, per importi superiori ai 2 milioni di euro.

Vorremmo ricordare la ristrutturazione di Casa Mura nuova sede della biblioteca, la realizzazione del nuovo campo di calcetto, la conclusione dei lavori di villa Babbini o la sistemazione dell'area antistante il cimitero".

E gli ex amministratori proseguono: " Il sindaco dice di aver trascorso il primo anno e mezzo del suo mandato impegnandosi a recuperare somme di fantomatici finanziamenti regionali che altrimenti sarebbero andati persi.

Supponiamo che i suddetti finanziamenti non siano altro che progetti presentati dalla precedente Amministrazione che ha subito, suo malgrado, gli esiti di una delibera regionale dell'aprile 2014, che di fatto ne ha impedito la spentita ma che non è stata reiterata negli ultimi due anni.

Noi siamo pronti ad un confronto pubblico per chiarire questa ed altre situazioni e per smascherare la pochezza dell'operato della sua Amministrazione che sino ad oggi si è distinta di suo se non per iniziative rigettate dalla stragrande maggioranza dei paulesi: ad esempio la possibile realizzazione della discarica di materiali pericolosi, per la facile accensione di mutui che graveranno sulle tasche di tutti i cittadini o per il pagamento di un presunto debito fuori bilancio di 80 mila euro alla società che si occupa della raccolta dei rifiuti al quale negli anni addietro ci eravamo sempre categoricamente opposti a legittimarne l'entità. Il tutto tralasciando la grave situazione in cui versa la rete idrica, l'acquedotto ed il depuratore comunale.

Forse servirebbe un po' di umiltà da parte del sindaco nel riconoscere i propri limiti". Telegrafico e sibillino il sindaco Domenico Gallus nella replica: "Sto meditando o meno se rispondere. Se lo farò, lo farò nelle prossime settimane quando tutto sarà più chiaro".
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