Faccia a faccia questa mattina tra il sindaco Andrea Lutzu, alcuni assessori e una ventina di residenti di via Baracca, un rione periferico di Oristano separato dalla ferrovia. Hanno chiesto l'incontro dopo la chiusura del passaggio a livello che collegava quella zona al quartiere di Sant'Efisio, perché impedisce l'agevole raggiungimento della città oltre il tracciato ferroviario.

I residenti hanno rivolto al sindaco tre richieste: l'immediata riapertura del passaggio a livello sino alla realizzazione di una viabilità pedonale alternativa, il rifacimento dei marciapiedi e l'organizzazione di un'assemblea pubblica per illustrare nel dettaglio i contenuti del progetto per il Polo intermodale, in fase di realizzazione.

Lutzu ha ribadito che la chiusura del passaggio a livello risponde a precise esigenze di sicurezza che non possono essere ignorate: "Quel passaggio veniva utilizzato oltre che dal traffico veicolare anche da pedoni. Rfi ha segnalato i gravi pericoli che derivavano dall'utilizzo improprio del passaggio. Tanto da renderlo uno dei punti più pericolosi dell'intera rete nazionale".

Il sindaco ha anche spiegato che la chiusura è accompagnata da misure alternative: "L'accordo di programma con Rfi prevede numerosi interventi utili per la città, compresa la chiusura dei passaggi a livello, e per via Baracca la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale. L'inizio dei lavori, anche dietro nostra sollecitazione, è previsto per questo mese e la conclusione entro giugno".

Nel corso della riunione è stato comunque garantito un intervento per la realizzazione di un passaggio pedonale rialzato e illuminato nella via Marroccu. Il Comune interverrà inoltre con la sistemazione e la messa in sicurezza del marciapiede, una modifica delle fermate degli autobus del trasporto pubblico urbano a favore di un miglioramento del servizio.

Tutto è stato comunque rimandato a dopo la Sartiglia.

I residenti e i rappresentanti delle associazioni di tutela dei cittadini hanno spiegato che, in attesa che vengano avviati i lavori, per i quali non si conosce una data certa, rimarranno ancora prigionieri di quella chiusura disposta senza una valida alternativa.

"Le difficoltà maggiori - hanno ribadito i residenti - le hanno le persone disabili, le mamme con i passeggini e gli anziani che non hanno un'auto, rimasti anche senza la fermata degli autobus".
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