Ostacoli e passerelle a metà: nell’Oristanese l’odissea dei disabili per arrivare in spiaggia
La denuncia dell’associazione Sardegna AccessibilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Passerelle che si fermano a metà, pochissime sedie “job” e tanti ostacoli che non permettono di arrivare fino alla spiaggia del mare.
È il tour della disperazione, della rabbia, della delusione. Anche quest'anno la maggior parte delle coste dell'Oristanese non è accessibile per chi ha difficoltà motorie. I sindaci della provincia che hanno deciso di rendere fruibili alcuni spazi per chi è seduto in carrozzina sono pochissimi.
Lancia l'allarme Alfio Uda, presidente dell'associazione “Sardegna Accessibile”, nata tempo fa per svegliare gli animi di chi dovrebbe capire le esigenze dei malati, e alla quale giornalmente si rivolgono tantissime persone con problemi di deambulazione.
“Siamo alle solite - commenta Uda - per noi ci sono sempre meno servizi. Eppure basterebbe veramente poco installare in ogni spiaggia un piccolo solarium con lettini, ombrelloni e bagni chimici. Noi dobbiamo vivere le giornate in mare in autonomia”.
L'ultima spiaggia che Alfio Uda ha visitato, pochi giorni fa, è quella di Porto Alabe: “È veramente un disastro - racconta - Percorrere la passerella con la carrozzina è difficilissimo perché le pedane sono staccate l'una dall'altra. Per il momento in provincia di Oristano sono accessibili e attrezzate solo le spiagge di Mari Ermi e San Giovanni per il territorio di Cabras e Arborea - va avanti - A S'Archittu, territorio di Cuglieri, c'è solo un piccolo montascale, una job e una piccola piattaforma di legno. Apprezziamo lo sforzo ma niente di che. Non è quello che a noi serve”.