Per quattro anni ha trascorso le mattine nei dintorni della scuola frequentata dal figlio disabile, pronto per intervenire in caso di bisogno. E questo perché non era chiaro chi dovesse nominare un esperto in grado di seguire il ragazzo: spettava alla scuola? Oppure al Comune di Oristano?

Ora a chiarire la situazione ci ha pensato il Tar che, anche se nel merito si pronuncerà nei prossimi mesi, per ora ha emanato una prima ordinanza con un messaggio chiaro: il ragazzo deve essere subito assistito, senza attendere il bilancio per trovare i fondi necessari, e ci deve pensare il Municipio che si è detto pronto a intervenire: “Lo faremo perché è prima di tutto necessario garantire il diritto primario del benessere del minore - dice il sindaco Andrea Lutzu -. Le questioni burocratiche e amministrative le affronteremo dopo aver risolto il problema dell'assistenza a scuola del minore, non solo sulla base di quanto previsto dall'ordinanza cautelare del Tar Sardegna (notificata solo oggi) che ha stabilito, in deroga a quanto previsto dalla normativa vigente, che l'assistenza di base di uno studente gravemente disabile è un onere a carico del Comune, ma soprattutto perché alla base di tutto c'è il benessere del minore al quale da tempo assicuriamo altri strumenti di assistenza e a cui garantiremo anche questo".

Il Comune provvederà ma ricorrerà anche al Consiglio di Stato perché, dal punto di vista del diritto, pensa di aver sempre preso le decisioni più corrette: "La tutela delle persone disabili e delle loro famiglie – aggiunge Lutzu - è un bene di primaria importanza e di rango superiore rispetto alle mere esigenze di bilancio, con riguardo a tutti gli enti pubblici, ma esistono norme e documenti ufficiali che attribuiscono competenze alle quali non ci si può sottrarre e alle quali ci siamo attenuti. Ci siamo mossi sulla base di relazioni e documenti che da un lato definivano la natura dell'assistenza da assicurare qualificata come assistenza di base e dall'altro conseguentemente ne rimandavano la competenza all'istituzione scolastica. La Asl ha certificato la necessità di un'assistenza di base da cui deriva un obbligo da parte della scuola, mentre il Tar ha disposto l'attivazione di un'assistenza specialistica e solo questo elemento introduce l'eventuale obbligo a carico del Comune. Si precisa però che né la natura specialistica del tipo di assistenza richiesto, né l'obbligo della prestazione sono riconosciuti dalle norme regionali".

(Unioneonline/s.s.)

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