Oristano è l'unica città italiana in cui si deve pagare la tassa per il suolo pubblico per iniziative politiche con un piccolo banchetto.

Lo sostiene il Movimento 5Stelle ricordando che tra marca da bollo e canone alla fine chi per promuovere una iniziativa politica intende occupare uno spazio fino a 10 metri quadrati deve sborsare una cifra che oscilla tra i 28 e i 44 euro. Secondo il Movimento "in tutti i comuni di Italia l’occupazione del suolo pubblico per lo svolgimento di attività politica con banchetti inferiori ai 10 metri quadrati è esentata totalmente dal canone".

Anche la legge nazionale del 1995 è chiarissima e prevede l'esenzione dal pagamento della tassa per simili iniziative e poi ci sono altri centri tra cui anche i comuni di Cabras, Quartu, Bosa, Selargius che prevedono esplicitamente anche nei regolamenti Cosap l'esenzione.

E così i grillini, con la consigliera comunale Patrizia Cadau hanno presentato una mozione per chiedere alla Giunta Lutzu di modificare il regolamento Cosap (canone di occupazione spazi aree pubbliche).

"È una tassa solo oristanese - sostiene Patrizia Cadau – e per cancellare questo ennesimo odioso tributo, una vera rapina ingiustificata, chiediamo al sindaco e alla Giunta una modifica del regolamento che dovrà essere adeguato alla legge nazionale. Ci auguriamo che l’intero Consiglio comunale approvi la nostra proposta e ponga fine a una discriminazione nazionale per cui a Oristano non valgono le norme nazionali e chi fa politica con i cittadini viene penalizzato".
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