Ha abbassato definitivamente la serranda del bar il giorno del suo compleanno. Una decisione che potrebbe essere presa anche da altri commercianti dopo due mesi di chiusura forzata a causa della pandemia.

Chiude il bar Frida di via Cagliari a Oristano, gestito sino allo scorso 11 marzo da Gemma Matzuzzi originaria di Siniscola, ma oristanese acquisita da anni.

Una possibile riapertura a breve, con la fase due, non avrebbe sicuramente cambiato la storia del locale. Per lei sono stati due anni di sacrifici per pagare l'affitto, la luce, le tasse, le fatture i dipendenti, attualmente in cassa integrazione, senza un futuro. "Non avevo alternativa - commenta con le lacrime agli occhi Gemma Matzuzzi - lo Stato mi ha assegnato i 600 euro, una cifra che non cambia le carte in tavola. Ripartire con la fase due e senza aiuti? Impossibile, non ho visto nemmeno i 25mila euro promessi. Dovrei sanificare i locali, predisporre tutte le misure preventive, procurare guanti e mascherine ogni giorno, aspettando magari un cliente che forse non tornerà per paura".

Il bar Frida, era stato inaugurato il 18 febbraio di due anni fa, ed era diventato il punto di ritrovo di giovani e di tanti lavoratori. Apprezzata soprattutto la tavola calda con un locale dove si respirava aria familiare. Non farà alcuna guerra alla titolare delle mura, ha preferito chiudere ora e limitare i danni piuttosto che accumulare debiti. Gemma Matzuzzi, però, ha promesso che riaprirà appena possibile.
© Riproduzione riservata