I cormorani invadono le lagune dell’Oristanese: cresce la preoccupazione tra i pescatori
Gli animali «arrivano a consumare 10 chili di pesce al mese». Chiesta alla Regione una modifica della normativa che regola abbattimenti e indennizziPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I cormorani, che arrivano a mangiare anche dieci chili di pesce in un mese, si sono già presentati per svernare nelle lagune dell'Oristanese. Puntuali come sempre e con tutti i disagi del caso. Per i pescatori è quindi già tempo di abbattimenti, nel frattempo però alzano la voce. Non sono contenuti infatti degli indennizzi che a breve dovrebbero ricevere dalla Regione per il mancato guadagno.
Ma puntano il dito anche contro il metodo per il censimento. Il malcontento è tanto, ecco perché pochi giorni fa diversi presidenti dei Consorzi pesca, con anche alcune associazioni di categoria, hanno raggiunto l'assessorato regionale alla Pesca, a Cagliari. Durante l'incontro con l'assessore all'agricoltura Gian Franco Satta sono state evidenziate diverse criticità che potrebbero danneggiare le casse dei Consorzi: «Abbiamo fatto notare all'esponente della Giunta che il censimento non può essere svolto solo due volte al mese in 5 fasce orarie - spiega Mauro Steri, responsabile del settore pesca di Legacoop - Il dato è troppo parziale. Due volte in trenta giorni sono troppo poche per stabilire una presenza esatta di cormorani. Anche perché in uno dei due giorni potrebbe essere ad esempio in volo. Ecco perché chiediamo una maggiore frequenza di monitoraggio. Dal censimento dipende tutto: il numero dei cormorani che si possono abbattere ad esempio, ma soprattutto gli indennizzi».
Ma non va bene nemmeno il lato economico: «La Regione - va avanti Steri - ha deciso che per finanziare il mancato guadagno a causa della presenza dei volatili verrà preso in considerazione la biomassa, quindi il pescato, da ottobre e marzo, i mesi in cui sto presenti i cormorani. Noi chiediamo invece di considerare il fatturato in quel preciso periodo. La pesca si potrebbe fermare per tante ragioni».