Dopo Porto Torres e Alghero, Oristano è la terza città dell’Isola a dotarsi del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), uno strumento fondamentale per rendere la città più accessibile e inclusiva.

«Si tratta di un atto di programmazione importante dal punto di vista tecnico, ma anche sociale e culturale, che interviene per ridurre le difficoltà delle persone più deboli - ha sottolineato il sindaco Massimiliano Sanna -. Questo passo conferma il senso di civiltà della nostra comunità».

L'Assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Licheri ha illustrato il piano: 53 interventi sugli edifici comunali e 204 sugli spazi pubblici, con un investimento complessivo di 2,88 milioni di euro, prioritario per scuole, uffici e impianti sportivi. «Il PEBA ci consentirà di partecipare al bando regionale per l’abbattimento delle barriere e programmare le fasi successive compatibilmente con le risorse disponibili», ha spiegato Licheri, ricordando il lavoro svolto dal dagli uffici e dal suo predecessore, Simone Prevete.

I progettisti Aldo Scarpa e Murielle Drouille, presenti alla seduta in video collegamento,  hanno evidenziato interventi su attraversamenti pedonali, percorsi pedonali e limitazione della velocità delle auto, con una durata decennale e un impegno annuo di 288 mila euro.

Il dibattito in Consiglio ha registrato ampi consensi.

Umberto Marcoli (Alternativa sarda progetto Sardegna): «Il Peba è uno strumento di importanza fondamentale per Oristano. È fondamentale programmare e questo è un atto di reale programmazione, vitale per la città».

Carla Della Volpe (PD): «È un piano atteso da molto tempo. Occorre però assumere importanti azioni che affianchino e rendano attuabile il Peba».

Fulvio Deriu (FDI): «È ottima l’idea di fare sistema con gli altri piani a iniziare dal PUMS perché si intersechino gli interventi attuativi che hanno un’incidenza reale sulla vita quotidiana delle persone».

Antonio Iatalese (UDC): «La precedente amministrazione aveva censito le barriere architettoniche, sul solco di quel lavoro l’amministrazione Sanna prosegue proponendo questo piano che crea le premesse per reperire le risorse e realizzare gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche».

Francesca Marchi (Sinistra futura): «Il Peba è uno strumento che va oltre la semplice pianificazione urbanistica, ma tocca i diritti delle persone e la qualità della vita e non solo di chi ha disabilità, ma anche anziani e madri e bambini».

Sergio Locci (Aristanis): «Approviamo un documento di fondamentale importanza, uno strumento di civiltà urbana per i disabili, gli anziani, le madri e i bambini. È un ottimo lavoro frutto di incontri e confronto».

Maria Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna): «Il Peba arriva in aula anche grazie all’accelerazione impressa dalla minoranza.  Oggi questo piano ci offre uno strumento utilissimo per affrontare il problema con metodo e programmazione».

Giuseppe Obinu (Alternativa sarda progetto Sardegna): «Sono orgoglioso di partecipare all’approvazione di questo piano. È un bel piano che andrà realizzato in 10 anni, con una previsione di spesa intelligente, e una visione della città che noi sposiamo».

Giuliano Uras (Oristano al centro): «Questo è un buon piano. Molto si può ancora fare, ma è giusto riconoscere che intere generazioni di amministratori si sono impegnate per abbattere le barriere architettoniche».

Nella stessa seduta, il Consiglio ha approvato una variazione di bilancio 2025/2027 di 929 mila euro, destinata a progetti sociali, urbanistici e infrastrutturali.

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