Disagi oggi al San Martino di Oristano per il blocco del pronto soccorso a causa di un paziente risultato positivo al Covid-19.

Per poterlo assistere la direzione sanitaria lo ha dovuto ospitare nella cosiddetta area bianca, perché l'osservatorio breve era sauro di altri malati contagiati dal coronavirus.

Nelle stesse ore sono arrivati altri positivi al virus e a quel punto il pronto soccorso era praticamente saturo. L'area bianca del pronto soccorso dovrebbe essere liberata e in nottata sottoposta a sanificazione per poter riaprire domani mattina.

La chiusura del presidio ha mandato in tilt il servizio di emergenza del 118, poco prima delle 13.

In poche ore nella salita che conduce al pronto soccorso si è creata una fila di una decina di ambulanze che trasportavano pazienti, alcuni feriti in incidenti stradali.

Per sbloccare la situazione il 118, dopo diverse ore, ha deciso di dirottare le ambulanze negli ospedali di Bosa e San Gavino.

Difficilmente il pronto soccorso riaprirà nella giornata odierna, i posti stabiliti nell'osservatorio breve sono infatti stati utilizzati per ospitare i pazienti risultati positivi nei giorni scorsi. Vi rimarranno sino a quando non sarà pronto il reparto destinato al Covid, come disposto dal direttore della Assl Valentina Marras.

Decisioni contestate oggi con un pesante comunicato dal segretario provinciale del Cimo, il sindacato dei medici ospedalieri.

"Si tratta di scelte schizofreniche che l'Ats e la direzione di questa Assl stanno portando avanti in questo momento di grande difficoltà per la sanità regionale e oristanese nel particolare - denuncia Giampiero Sulis - una gestione dell'emergenza Covid che ha portato improvvisamente il nostro ospedale a dover avere un reparto Covid e un'area di terapia semi-intensiva e una terapia intensiva, cosa fino a poco tempo fa assolutamente non prevista così come più volte ribadito da questa direzione. Per permettere l'apertura del reparto Covid, il reparto di chirurgia è stato trasferito dal sesto piano al primo piano dell'ala nuova, lì dove era stato precedentemente allestita l'area grigia pre-covid. Ora, in un inspiegabile e per l'appunto schizofrenico balletto si torna indietro, come se lo spostamento di un reparto fosse un passatempo e dimenticando le carenze strutturali e le motivazioni che avevano determinato lo spostamento del reparto che, si sottolinea, non è un'operazione semplice. Questo implica il trasferimento dei pazienti che normalmente avviene per gradi con la riduzione programmata dei ricoveri e la riduzione delle attività in modo da far svolgere tutto in maniera più semplice, meno difficoltosa e meno traumatica, ora invece si procede da un giorno all'altro senza nessun preavviso o preparazione".

Elia Sanna

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LA PRECISAZIONE DELLA ASSL ORISTANO - "I pazienti Covid nel pomeriggio al Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano erano 9, a cui in serata se ne è aggiunto un decimo. Essendo nell’immediato impossibile il trasferimento dei pazienti Covid in altre strutture, ciò ha causato la temporanea sospensione dell’accesso dei pazienti con altre patologie".
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