«Un sistema in cui chi è amico dei potenti trova lavoro a scapito di chi amico non è, un sistema in cui le competenze e il merito vengono messi da parte in favore di rapporti personali clientelari. Un sistema in cui il lavoro viene degradato da diritto costituzionale a favore».

È il sistema che secondo il pubblico ministero Marco De Crescenzo era stato messo in atto alla Asl di Oristano dal 2014 al 2019 con concorsi truccati e assunzioni interinali pilotate in cambio di favori elettorali. Condotte gravissime secondo la procura ed ecco che al termine della requisitoria il pm Marco De Crescenzo ha chiesto la condanna a nove anni di reclusione per Antonio Succu, ex sindaco di Macomer ed ex primario di ginecologia al San Martino di Oristano. Una pena di otto anni e tre mesi è stata chiesta per Augusto Cherchi, ex primario di rianimazione ed ex consigliere regionale del Partito dei sardi. Sette anni e tre mesi sono stati chiesti invece per Salvatore Manai, ex responsabile degli infermieri del blocco operatorio del San Martino. Analoga richiesta per Giovanni Piras, ex responsabile del servizio delle professioni sanitarie della Asl. infine una pena di tre anni di reclusione e 20mila euro di multa per Agnese Canalis, direttrice dell’agenzia interinale E work.
Per altri capi di imputazione è stata chiesta l’assoluzione per Succu, Cherchi, Manai e l’ex manager Asl Mariano Meloni.  Ancora di non doversi procedere nei confronti dell’ex commissaria Asl Maria Giovanna Porcu, l’ex responsabile del personale Angelo Piras e Angelica Faedda, Giovanni e Daniela Sanna) perché i reati sono prescritti. Infine per i capi d’imputazione di abuso d’ufficio  è stata chiesta l’assoluzione perché il fatto non costituisce (più) reato (dopo la riforma Cartabia). 
In un’udienza fiume, durata ben cinque ore, il pm ha ricostruito i passaggi chiave dell’inchiesta Ippocrate. Secondo il pm i concorsi di operatore sociosanitario, ostetrica e infermiere erano stati pilotati, le domande erano state date in anticipo a quelle persone “amiche” che come contropartita avevano assicurato la propria candidatura o quella di una persona vicina oppure il tesseramento al Pds
Secondo la procura sarebbero state pilotate anche le assunzioni interinali che avvenivano a chiamata su indicazione di Antonio Succu che dava il nominativo della persona da impiegare al San Martino. In questo sistema Salvatore Manai sarebbe stato l’esecutore materiale delle direttive di Succu mentre Giovanni Piras e Cherchi, sia pure con ruoli diversi, avrebbero condizionato in modo illecito i concorsi.
Il collegio presieduto da Carla Altieri (a latere Elisa Marras e Serena Corrias) ha rinviato il processo al 19 giugno per la discussione delle parti civili e di alcuni avvocati difensori.

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