È stato condannato a ventiquattro anni di reclusione. La Corte d'Assise di Cagliari ha ritenuto colpevole Giovanni Perria, 78 anni di Narbolia, accusato di aver ucciso la moglie Brigitte Pazdernik, 77 anni di origini tedesche, scomparsa nell'ottobre 2018 e ritrovata in riva al mare senza vita.

Secondo il pm Armando Mammone l'omicidio sarebbe maturato per vendicare un tradimento di 40 anni prima. L'accusa aveva chiesto l'ergastolo.

L'indagine era iniziata subito dopo la scomparsa della donna, poi ritrovata in riva al mare annegata. L'ex emigrato in Germania era stato arrestato il 24 gennaio 2019 dopo una accurata indagine della squadra mobile, coordinata dal dirigente Samuele Cabizzosu. I sospetti erano caduti da subito sull'uomo che la notte del 10 ottobre 2018 aveva denunciato la scomparsa della moglie. Erano scattate le ricerche, solo tre giorni dopo il corpo della donna era stato ritrovato nelle acque di Su Pallosu. Gli inquirenti cercavano di districarsi tra le innumerevoli contraddizioni di Perria, poi dalle intercettazioni e dagli interrogatori erano emersi dettagli importanti.

La sera della morte c'era stata una discussione: marito e moglie avevano seguito un programma tv in cui si parlava di un tradimento. Secondo il pm Armando Mammone sarebbe stata proprio questa vecchia gelosia a spingere Giovanni Perria a uccidere la moglie Brigitte, che una cinquantina di anni prima lo aveva tradito con il fratello (un unico rapporto da cui sarebbe nata una delle figlie come emerso anche in una delle recenti udienze in Tribunale).

Il pensionato, difeso dall'avvocato Antonello Spada, ha sempre ribadito la sua innocenza.
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