Sono attualmente 166 gli agenti della polizia penitenziaria che garantiscono la sicurezza nel carcere di Massama, dove sono ospitati 262 detenuti, la maggior parte legati alla mafia, alla camorra e alla ‘ndrangheta. 67 sono ospitati nel settore di media sicurezza, mentre 162 appartengono al circuito di “Alta sicurezza 3”; altri 33 sono classificati alta sicurezza 1. Sono invece 70 i detenuti che stanno scontano l'ergastolo.

I dati sono stati resi noti nel corso delle celebrazioni dei 204 anni della fondazione della Polizia penitenziaria, svoltasi alla presenza degli agenti, del personale dell'amministrazione, del direttore Pier Luigi Farci e del comandante Salvatore Cadeddu.

Il comandante della Polizia penitenziaria di Massama Salvatore Cadeddu
Il comandante della Polizia penitenziaria di Massama Salvatore Cadeddu
Il comandante della Polizia penitenziaria di Massama Salvatore Cadeddu

“Nel 2020 sono arrivati a Massama 164 nuovi detenuti  - ha detto nella sua relazione il comandante -  12 persone sono tornate in carcere dopo la revoca di misure alternative. 219 sono i detenuti che hanno lasciato la struttura; 85 sono stati rimessi in libertà, uno è stato estradato, 34 hanno ottenuto gli arresti domiciliari, 15 la detenzione domiciliare, 8 sono stati affidati in prova ai servizi sociali e 76 sono stati trasferiti in altri istituti. Sono state inoltre effettuate 461 traduzioni e redatti 186 atti di polizia giudiziaria; 77 per reati avvenuti all'interno dell'istituto. Altre 109 sono state le attività amministrativa e di polizia giudiziaria, comprese numerose indagini delegate. Nell'ultimo anno, anche a causa della pandemia di Covid-19 – ha spiegato Salvatore Cadeddu - sono aumentate le udienze in videoconferenza per permettere la partecipazione a distanza dei detenuti: in totale sono state effettuate ben 364 udienze da remoto. Si tratta comunque di numeri destinati a crescere ancora: nei primi mesi del 2021 le udienze in videoconferenza sono state già 337”.

Sono state, inoltre, registrate anche 29 visite urgenti di assistenza sanitaria, alcune addirittura nel cuore della notte: il comandante Cadeddu ha ringraziato per questa ragione i colleghi della polizia di Stato e dei carabinieri per il prezioso supporto esterno e la bonifica dei luoghi e dei percorsi in occasione degli spostamenti urgenti di detenuti.

Nel corso della cerimonia infine sono stati letti i messaggi di auguri del presidente della Repubblica, della  ministra della Giustizia Marta e del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Dopo gli onori a caduti il direttore Pier Luigi Farci ha conferito l'encomio all'ispettore superiore Antonio Giustino Coni, all'ispettore capo Adriano Sergi, al sovrintendente capo Bruno Serra.

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