Oggi nell'Alto oristanese i falò per Sant'Antonio
Una festa che si perde nella notte dei tempi, molto sentita in tutta la provinciaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Antichi rituali, forme ancestrali, un fascino unico. Sacro e profano di nuovo insieme per la lunga notte dei falò per Sant’Antoni de su fogu nei paesi dell’Alto oristanese. Una festa che si perde nella notte dei tempi, molto sentita in tutta la provincia: musica, balli e gli immancabili inviti tra vino e dolci. Ad Abbasanta come da tradizione arderanno tre tuve: quella dei diciottenni, quella dei ferrovieri e quella degli Antonio. A Ghilarza il falò in piazza San Palmerio è affidato ai diciottenni, impegnati da giorni ad organizzare la festa.
Tanti fuochi saranno accesi nei rioni, saranno una quindicina. Anche a Norbello protagonisti i diciottenni, che accenderanno sa tuva in piazza San Giovanni. Diverse tuve arderanno a Paulilatino e a Sedilo, in quest’ultimo centro anche sos protzetos, l’asta dei doni al santo con banditore in sardo . Nel Barigadu il falò segna la prima uscita delle antiche maschere e l’avvio del carnevale. A Samugheo, in piazza Repubblica, dopo l’accensione del falò, nella tarda serata è prevista l’uscita de Sos Mamutzones de Samugheo e la suggestiva danza rituale. A Neoneli a danzare attorno al fuoco accesso dal comitato di Sant’Antonio in piazza Barigadu saranno Sos Corriolos: proporranno l’antica danza che rimanda ai rituali dionisiaci di morte e rinascita.
Organizzazione affidata agli obrieri a Nughedu Santa Vittoria dove il giorno di Sant’Antonio si terrà l’asta dei doni. Tanti sos sotzios che porteranno le tuve a Busachi, saranno una dozzina e all’uscita della messa terranno il rinfresco per il paese. Sarà il piazzale del centro di aggregazione ad ospitare il falò a Sorradile, acceso dagli obrieri che poi terranno la cena. I falò scalderanno la sera in tutti i centri di Guilcier e Barigadu: Fordongianus, Ardauli, Aidomaggiore, Boroneddu per citarne altri. Sarà festa sino a tarda notte, alcuni faranno l’alba tra musica, balli, canti, vino e dolci per un evento sempre ricco di fascino ed emozioni. Poi alla vigilia di San Sebastiano, il 19 gennaio, il rituale in alcuni paesi si ripeterà ancora, a Sorradile e Samugheo in primis. E sarà ancora festa.