La Tac del San Martino di Oristano è fuori uso a causa di guasto e adesso per esami urgenti e di una certa importanza ci si dovrà rivolgere ad altre strutture.

Il problema si è verificato ieri nel reparto di Radiologia, quando un guasto improvviso ha reso inutilizzabile la Tac. Immediata la segnalazione alla direzione dell'ospedale e alla Assl ed ecco l'altra doccia fredda: il contratto con la ditta che esegue le manutenzioni è scaduto a gennaio, perciò non si possono fare nemmeno i controlli da remoto.

"Abbiamo chiamato i tecnici e aspettiamo il sopralluogo" ha fatto sapere il direttore generale Mariano Meloni. Fino a oggi però nessun tecnico aveva verificato l'entità del guasto né quanto tempo ci vorrà perché il San Martino abbia di nuovo una Tac operativa.

Nel frattempo si sta cercando di rimettere in funzione la vecchia Tac della Radiologia territoriale, quella che un anno fa era stata parcheggiata perché obsoleta con i suoi 15 anni di attività. Un macchinario che, a detta dei radiologi, non può consentire esami con mezzo di contrasto ma che secondo Meloni "è buona. Il problema sono i locali che la ospitano - va avanti Meloni - ma stiamo cercando di farla ripartire".

Si pensa di appoggiarsi anche all'ospedale di Ghilarza, dove però la mancanza di anestesisti complica la situazione. Tanto più che il Delogu (senza pronto soccorso e con il solo reparto di Medicina aperto) lavora a ritmi diversi, in un mese si fanno circa 30 esami radiologici contro i 400 di Oristano. "Questo guasto ci dà grossi scompensi - sottolinea Giampiero Sulis, segretario territoriale Cimo - senza Tac, esame preliminare e fondamentale, rischiano di bloccarsi anche altre attività come quella chirurgica". Il macchinario, che ha circa dieci anni, negli ultimi dieci mesi si è guastato sei volte.
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