Saranno le nuove indagini, disposte dal Gip, a fare piena luce sulla morte di Matteo Demelas, il dodicenne di Samugheo che un anno fa perse la vita precipitando dagli scogli tra Putzu Idu e S'Anea Scoada. Il pm aveva chiesto l'archiviazione, ma l'avvocato della famiglia, Oriana Colomo, si era opposta sollecitando ulteriori approfondimenti poi il Gip Silvia Palmas ha autorizzato altri accertamenti.

Gli inquirenti dovranno scavare ancora e valutare nuovi elementi per stabilire se ci siano state responsabilità. Al momento il fascicolo per omicidio colposo resta contro ignoti ma le indagini sono appena ripartite e potrebbero esserci nuovi sviluppi.

Già all'indomani della morte del bambino, caduto il 16 agosto 2019 mentre faceva un giro in bici insieme al cuginetto nella zona di S'Architeddu, i carabinieri di San Vero Milis, Riola Sardo e Oristano avevano effettuato una serie di verifiche per ricostruire l'incidente. Poi la Procura aveva acquisito atti e documenti, esaminando in particolare le condizioni del tratto di costa in cui Matteo Demelas era caduto. Mesi di indagini, alla fine il pubblico ministero Mammone non avendo ravvisato elementi che potessero far ipotizzare responsabilità penali ha chiesto l'archiviazione. L'avvocato Colomo invece si è opposta chiedendo al Giudice delle indagini preliminari un maggiore approfondimento sulle reali condizioni dei luoghi. Il legale ha presentato una consulenza tecnica sulla zona, elementi che devono aver convinto il Gip a disporre un supplemento di indagine.
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