“L’Avvelenata”, la trattoria-pizzeria di proprietà comunale che si sta ultimando a Norbello, avrà un gestore. Dopo il primo bando andato deserto con dietro una marea di polemiche per le scelte fatte, rivista la procedura ed eliminati alcuni paletti, ha visto farsi avanti un candidato.

A prendere la gestione del locale che si sta realizzando nell’edificio S’Istadda e Tziu Tola, proprio dietro il Municipio, sarà un imprenditore del paese, Fabio Manca, titolare già di una pizzeria-trattoria ad Abbasanta, al confine con Norbello. Ad annunciarlo è stato il sindaco sul profilo social del Comune: «Si è conclusa la procedura di aggiudicazione  della pizzeria-trattoria L’Avvelenata, la Taverna dei cantautori. È un grande piacere poter comunicare che il locale ha un gestore ed è una soddisfazione doppia aver saputo che si tratta di un ragazzo di Norbello. A nome di tutta l'Amministrazione comunale tantissimi auguri a Fabio Manca e un grande in bocca al lupo. Conosciamo la serietà e la professionalità della persona e siamo sicuri che questa esperienza sarà bella e importante per lui, per i collaboratori che avrà vicino e per tutto il paese e il territorio».

Da parte sua Fabio Manca, 40 anni spiega: «Ho partecipato al bando perché, da norbellese, mi dispiaceva che questa iniziativa promossa dall’Amministrazione non avesse seguito. Per questo mi sono posto la sfida di prenderne in mano la gestione, terrò anche il locale di Abbasanta.  Mi piacerebbe dare lavoro alle persone del posto, ora ci metteremo alla ricerca di personale in attesa della conclusione dei lavori nel locale e dell’ok dell’Amministrazione».

Il locale resta a tema, dedicato alla musica dei cantautori italiani e le pizze dovranno avere un nome che la richiami, ma rispetto a quanto previsto dal primo bando conclusosi con un flop non dovranno per forza essere servite con il cornicione. Ugualmente nessun vincolo sulla scelta degli ingredienti, della tipologia di pizza o cucina che invece erano stretti in paletti precisi nella prima procedura di gara, così come il costo del menù. In fase di ultimazione i lavori. Ma sarà praticamente consegnato pronto.

«Con forno a legna professionale, cucina, tavoli, sedie, bancone, condizionatori, mobili e tutto quello che occorre per avviare l'attività. Il canone, ribassato, è di 280 euro mensili. È prevista la possibilità che il Comune installi sul tetto dei pannelli fotovoltaici, per abbattere i costi di energia», avevano chiarito nelle scorse settimane dal Comune. Ora si attende dunque che il nuovo locale, nel paese in cui c’è anche un parco dedicato alla musica e alle parole, possa decollare e offrire un servizio innovativo nelle proposte offerte dal territorio.

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