Quella parete rocciosa sul versante est del Monte Arci è una delle più amate da escursionisti e climbers. Peccato però che proprio quella falesia sia stata scelta anche dal falco pellegrino per mettere su il proprio nido.

Ed ecco che per gli sportivi questa volta la scalata è persa in partenza: la tutela della specie, a rischio estinzione, ha la priorità. Tutte le attività nella zona di Conca Margini sono vietate fino al 30 giugno, secondo quanto stabilito da un’ordinanza del Comune di Morgongiori.

«La stazione forestale di Ales ha chiesto di vietare le attività sportive nelle aree di nidificazione – ha spiegato il sindaco Paolo Pistis – e subito ho emanato l’ordinanza. Siamo noi i primi a voler tutelare una specie che in passato era presente sul Monte Arci. Adesso sono rimasti pochi esemplari, vorremmo che il nostro territorio si ripopolasse». Per queste ragioni è indispensabile proteggere i volatili «se vengono disturbati, non riescono più a nidificare» aggiunge. Nei prossimi giorni in tutta l’area saranno sistemati anche i cartelli di divieto per avvisare gli sportivi che quella zona per altri due mesi sarà assolutamente protetta.

«Gli sportivi dovranno pazientare – osserva il sindaco Pistis – le escursioni e le arrampicate si possono fare anche in altri periodi dell’anno, invece questi mesi sono quelli cruciali per il falco pellegrino».

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