Un segno che riporta al passato, alla memoria storica e, soprattutto politica, di un territorio come quello di Mogoro. Un territorio nel quale, soprattutto fino agli anni Novanta, il Partito Comunista Italiano aveva grande seguito e consensi. In ricordo di quel passato, i “Comunisti dell’ex sezione di Mogoro”, così si definiscono i promotori dell’iniziativa, hanno deciso di fare una donazione alla comunità. In seguito alla vendita del locale della sezione del partito del paese, in vico Gramsci, i soldi incassati verranno utilizzati per un busto raffigurante Enrico Berlinguer, simbolo della storia del PCI in Italia.

La statua verrà posizionata nella piazza del Comune, in uno spazio verde che si trova di fronte al Municipio, accanto alle Poste del paese e a ridosso del parco verde del paese. Nello specifico sarà un busto di quasi 60 centimetri, con un piedistallo e alla base una pergamena con la dedica "In memoria dei comunisti di Mogoro che hanno lottato per la libertà, la giustizia e l’emancipazione del Lavoro. I compagni della sezione del PCI posero”.

«Il lavoro», esordiscono i promotori, «verrà pagato completamente dagli introiti della vendita della sede. Vogliamo che rimanga un ricordo in onore di tutti i comunisti di Mogoro. D’altronde, qui la sezione del PCI c’è sempre stata, dal Secondo Dopoguerra in poi». Il cippo verrà svelato nel corso di una cerimonia di inaugurazione, in programma il 24 giugno, al quale dovrebbero partecipare anche Ugo Sposetti della “Fondazione Enrico Berlinguer”, Tore Cherchi e altri esponenti a livello regionale. «Invitiamo», aggiungono, «chiunque voglia partecipare all’evento. Il busto sarà dedicato ad Enrico Berlinguer che, tra l’altro, chiuse assieme a Renzo Laconi, nel giugno del ’61, la campagna elettorale proprio a Mogoro. Ricordiamo ancora quando piazza del Popolo veniva riempita nel corso dei comizi. Erano davvero in tanti a partecipare».

Un passato nel quale gli iscritti al Partito Comunista rappresentavano una cifra importante di elettorato: «Abbiamo avuto anche 450 iscritti», proseguono, «e per lasciare una traccia di questo abbiamo deciso di fare questo dono. Questa è una terra nel quale ci sono state le lotte per le terre di Morimenta, tempi nel quale si lottava per le cose». A ricordarlo, da giugno, ci sarà anche la statua in una delle zone più centrali del paese.

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